“Il valore dei nostri alpini”, Vigolzone ricorda le vittime di Nikolajewka
28 Gennaio 2019 10:51
E’ stata commemorata domenica 27 gennaio, da parte degli alpini della provincia piacentina, la battaglia di Nikolajewka, per rendere onore a tutte le penne nere che vi persero la vita o furono disperse. La cerimonia si è svolta a a Vigolzone dove, in piazza Serena, è collocato il monumento dedicato ai caduti del tragico scontro, realizzato nel 1984 con l’allora capogruppo Gaetano Morosoli, scomparso lo scorso novembre, fondatore del gruppo alpini di Vigolzone e per anni volontario in terra di Russia. Onore ai caduti con la fanfara alpina di Pontedellolio e la deposizione di una corona di alloro offerta quest’anno dal gruppo di Rustigazzo.
“Nikolajewka rappresenta il clou del valore dei nostri soldati alpini – ha osservato il generale Eugenio Gentile, oratore ufficiale -. Erano disarmati, sfiduciati, affamati, ma hanno avuto il coraggio di andare all’assalto a combattere contro un nemico che era estremamente più forte e sconfiggerlo. Nilolajewka non ha un significato solo bellico, ma morale. I Tedeschi hanno sacrificato consciamente le truppe italiane; per questo molti di quelli che vi hanno partecipato si sono inseriti nelle file della Resistenza e hanno dato un grosso contributo alla liberazione dell’Italia dall’oppressione nazifascista. Oggi siamo in tempi un po’ grami ma i valori morali non si sono perduti, bisogna seguirli e le famiglie devono trasmetterli; Nikolajewka è uno di quei valori di cui l’Italia deve andare fiera”.
Nikolajewka ha portato anche frutti di umanità. Lo ha ricordato il presidente provinciale Ana, Roberto Lupi: “Da Nikolajewka è nata la forza di alcune persone di creare qualcosa di grandioso, come don Gnocchi, cappellano militare, che ha fondato l’associazione Pro Juventute per i “mutilatini”, figli orfani dei soldati di Russia e che oggi prosegue l’attività con i disabili.
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