L’ex parlamentare piacentino contro il taglio dei vitalizi. “E’ punititivo”
15 Febbraio 2019 05:00
“È una vendetta nei confronti dei parlamentari che hanno svolto l’incarico istituzionale con disciplina e onore”. L’ex deputato e senatore piacentino Pierluigi Petrini ha fatto ricorso contro la “sforbiciata” ai vitalizi targata Cinquestelle. Nel suo caso, l’assegno è stato tagliato del 20%: da 5mila a 4mila euro al mese. Così ha deciso di opporsi con forza. Petrini è in buona compagnia: altri 1.176 ex parlamentari hanno scritto al consiglio di giurisdizione di Montecitorio per contestare il ricalcolo dei vitalizi su base contributiva.
“Si tratta semplicemente di un intervento punitivo a scapito di chi ha servito le istituzioni. Il vitalizio è un privilegio legittimo”, motiva Petrini, che nella sua carriera politica ha vestito varie casacche: dalla Lega Nord alla lista di Lamberto Dini, passando per il partito della Margherita. Si dice favorevole a una “misura di redistribuzione progressiva della ricchezza, chiamando in causa i redditi più alti” ma che tuttavia non riguardi “solo gli ex parlamentari”. A detta di Petrini, “prefetti, diplomatici, magistrati e funzionari ministeriali guadagnano molto più di deputati e senatori. Eppure, vengono esposte alla gogna solo le persone elette dal popolo”.
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