I piacentini di Londra hanno respirato aria di casa. Mercoledì speciale tv

20 Maggio 2019 04:15

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Radici lunghe quasi milletrecento chilometri, che si snodano dall’Emilia all’Oltremanica, dalle colline piacentine a Buckingham Palace, dai pisarei e fasò all’arrosto della domenica. Radici di cultura e tradizioni a cui si tengono aggrappati i piacentini di Londra: protagonisti della vecchia e nuova emigrazione, che nel fine settimana del 17, 18 e 19 maggio hanno brindato alle loro origini comuni.

Grazie alla trasferta organizzata dall’associazione “Piacenza nel mondo”, infatti, una delegazione di cittadini e autorità locali ha potuto abbracciare circa trecento piacentini che vivono e lavorano nella capitale britannica da decenni.

Venerdì sera, nel club “Pallotti” a Clerkenwell Road (cuore pulsante della comunità italiana, a pochi metri dalla chiesa cattolica di San Pietro), è stato servito l’antipasto della grande festa: attorno allo stesso tavolo, con bottiglie di gutturnio e lasagne preparate dalle “razdore” italo-londinesi, si è sentito parlare soprattutto in dialetto: “Alùra, tütt bein?”. I piacentini di Londra – provenienti per lo più dalla Valdarda – hanno accolto il gruppo in maniera entusiasta, dimostrando l’assoluta volontà di voler mantenere ben saldi i legami con la propria provincia. D’altronde, gli emigrati hanno più volte descritto Piacenza come «la nostra casa», nonostante la distanza che li separa. Alle spalle dei commensali, nel corso della serata, è stata appesa la maglia autografata del Piacenza Calcio.

Sabato sera, il ritrovo dei piacentini di Londra ha toccato il suo apice nella cornice di villa Scalabrini, storica casa di riposo per gli anziani italiani emigrati nel Regno Unito, dove è stato ospitato l’appuntamento clou: trecento persone hanno mangiato e ballato fino a tarda sera, con i palloncini tricolore come centrotavola e l’inno d’Italia suonato prima del dessert. Durante la cena – aperta dai discorsi ufficiali e dalla preghiera di padre Giuseppe De Caro – il vincitore del premio Oscar John Casali – la cui famiglia è originaria di Morfasso – si è presentato a sorpresa a villa Scalabrini. Dopo qualche giro di ballo liscio, la cantante Annie Barbazza, ex allieva del conservatorio “Nicolini”, ha proposto ai piacentini di Londra le sue canzoni all’avanguardia, accompagnata dal pianista Max Repetti. «Questa festa ha testimoniato ancora una volta l’amore degli emigrati piacentini per la nostra terra – ha dichiarato il presidente di “Piacenza nel mondo” Giovanni Piazza -. La loro laboriosità deve essere un riferimento per la cosiddetta nuova immigrazione».

Mercoledì 22 maggio, alle ore 20.05, Telelibertà trasmetterà lo speciale sul raduno dei piacentini di Londra.

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