Villaggio contadino, centinaia da Piacenza. Cesto “Made in Italy”
06 Luglio 2019 05:00
L’accordo appena siglato tra la Ue e i Paesi del Mercosur legittima la falsificazione di oltre il 93% dei prodotti agroalimentari Made in Italy in Sudamerica, compresi i prodotti più esportati all’estero, che dovranno coesistere con le loro imitazioni locali per molto tempo. A denunciarlo è il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che ha consegnato al vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio un cesto di prodotti tricolori taroccati, dal Caccio Cavallo brasiliano al Reggianito prodotto in Argentina, dalla Pomarola al Parmesao, dalla Mortadela al vino Bortolino, in occasione dell’inaugurazione del Villaggio #stocoicontadini a Milano al Castello Sforzesco, da Piazza del Cannone a Piazza Castello. Tantissimi i presenti di cui centinaia da Piacenza, guidati dal presidente Marco Crotti e dal direttore Claudio Bressanutti.
Piacenza è protagonista al Villaggio – che proseguirà oggi, 6 luglio e domani – anche con il produttore dell’Alta Val Nure Francesco Chinosi, che nell’area Food frigge le patate della montagna piacentina e che interverrà anche all’evento dedicato alla biodiversità per parlare della coltivazione del farro di cocco e della distintività delle produzioni di montagna. Al Villaggio è infatti presente una vera e propria Arca di Noè dove scoprire le piante e gli animali salvati dall’estinzione grazie al lavoro di generazioni riconosciuto e sostenuto dai “Sigilli” di Campagna Amica che presenta la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia. Tra i temi di attualità affrontati ieri, nella prima delle tre giornate, ci sono l’Europa e l’impatto degli accordi commerciali sulle tavole, ma anche la difesa del Made in Italy e l’educazione alimentare nelle scuole.
Nel negoziato Mercosur – ha denunciato la Coldiretti con il suo presidente nazionale Ettore Prandini – su un totale di 297 denominazioni italiane Dop/Igp e di 523 vini riconosciuti dall’Unione Europea ne saranno tutelati meno del 7% che dovranno peraltro in molti casi convivere per sempre con le “brutte copie” sui mercati sudamericani. È necessario – ha affermati Prandini – rivedere il meccanismo degli accordi dove vanno applicati tre principi fondamentali: parità delle condizioni, efficacia dei controlli, reciprocità delle norme. Solo così sarà possibile assicurare che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro e la salute. A Milano è presente anche un’esposizione di mezzi del Consorzio Agrario Terrepadane. Si tratta di due trattori d’epoca (del 1918 e del 1939) e del trattore New Holland di nuova generazione.
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