Lampioni spenti sulla 45, Anas e Comune: “Non competono a noi”
23 Agosto 2019 04:43
Anas si è smarcata ufficialmente: “I lampioni non ci riguardano”. Il Comune di Piacenza anche: “I fari in quel punto di statale 45 – ha affermato il sindaco Patrizia Barbieri – non sono responsabilità dell’amministrazione comunale”. Nessuna risposta chiarificatrice, invece, da Danilo Palladini, referente dell’Altro Village. Sul tavolo c’è l’intricata questione dell’illuminazione davanti alla discoteca e ristorante nella frazione di La Verza, che non è stata ancora accesa dopo oltre cinquanta giorni dal tragico incidente in cui hanno perso la vita i giovani albanesi Ergi Skenderei e Xhulio Kaya. Nella notte fra il 29 e il 30 giugno, infatti, i due ragazzi – mentre si trovavano a piedi fuori dal locale, sul ciglio della statale 45 totalmente al buio – sono stati investiti e uccisi da una 30enne ubriaca alla guida di una Renault Twingo.
E pensare che i lampioni, diretti proprio sull’entrata dell’Altro Village, ci sarebbero: i cavi, però, sono scollegati, costringendo molti clienti e lavoratori ad attraversare la strada e a camminare ai bordi della carreggiata con una scarsissima visibilità. A chi tocca attivarli? La risposta sta cominciando ad assumere contorni più definiti, dopo che ieri Anas, l’ente gestore della statale 45, ha controllato i documenti del caso e ha fatto sapere con assoluta certezza che “l’impianto di illuminazione presente al chilometro 130,300 della strada verso la Val Trebbia, in una zona extraurbana, non è di nostra competenza”.
Sempre nelle stesse ore, inoltre, il primo cittadino ha assicurato che «non deve farsene carico il Comune, ma è una pratica di cui gli uffici si stanno occupando per giungere a una soluzione». Nella platea degli interlocutori coinvolti nella problematica, infine, c’è l’Altro Village: “Non sono a Piacenza, al mio rientro verificherò la situazione – ha promesso l’amministratore Palladini -, probabilmente nella prossima settimana”.
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