Cento volontari al giorno per cercare Elisa e Massimo. “Parlava di un bunker segreto nei boschi”
29 Agosto 2019 18:08
Cento volontari, anche oggi, giovedì 29 agosto, hanno passato al setaccio boschi, campi, rive di torrenti, pozzi alla ricerca di Elisa Pomarelli e Massimo Sebastiani, i due amici di 28 e 45 anni di cui non si hanno notizie da domenica 25 agosto. Coordinati dalla prefettura, sono scesi in campo ancora una volta carabinieri, vigili del fuoco, polizia locale, coordinamento di protezione civile, soccorso alpino e cacciatori esperti dell’area tra Sariano, Gropparello, Celleri e Ciriano dove si stanno concentrando le attività di perlustrazione al momento ancora senza esito. Il campo base è a Sariano nel parcheggio del cimitero nei pressi del luogo in cui è stato visto per l’ultima volta. Le ricerche si sono avvalse anche l’elicottero della polizia, droni, unità cinofile.
“Aveva lo zaino in spalla e qualcosa sul braccio, tipo una felpa. L’ho visto camminare lungo la strada provinciale nella zona di Sariano. Era buio. Gli ho fatto i fari per salutarlo poi sono andata”. Elisa, che lavora come parrucchiera a Gropparello è l’ultima ad aver visto Massimo Sebastiani intorno alla mezzanotte di domenica 25 agosto. Da quel momento di lui si sono perse le tracce.
Di Elisa Pomarelli non si sa più nulla dalle 14 di domenica quando è uscita dalla trattoria “Il lupo” di Ciriano dove aveva pranzato con l’amico Massimo. “Lo conosco da più di dieci anni perché frequentiamo lo stesso bar, sicuramente è un personaggio particolare – prosegue la parrucchiera -. Non so cosa possa essere successo. Non l’ho mai visto nervoso, non penso che farebbe del male a qualcuno”.
Si parla anche di un bunker che Sebastiani avrebbe realizzato. “Sì, sentivo parlare della casetta nel bosco ma non ha mai detto dov’era”. Anche Luigi Farina, titolare della trattoria “Il lupo” che conosce Sebastiani da anni ha sentito più volte parlare del bunker. “E’ uno molto goliardico ma anche un gran lavoratore – riferisce – Non penso abbia mai fatto un giorno di mutua. A volte parlava di un bunker nei boschi ma il luogo era segreto, non lo rivelava a nessuno. Prima di uscire dal ristorante mi ha detto che andava a preparare una casetta di legno per i bambini, gli ho detto simpaticamente di fare un lavoro per bene”.
Oggi è stata ispezionata anche un’area nei pressi di Castell’Arquato alla ricerca del bunker ma l’esito è stato negativo.
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