Consorzio Piacenza Alimentare alla conquista di Dubai e Germania, Pisaroni: “Puntiamo al brand Piacenza”
16 Settembre 2019 19:56
I riflettori di “Pollice Verde”, trasmissione di Rete 4, puntati sul territorio piacentino grazie all’evento organizzato dal Consorzio Piacenza Alimentare che, nel pomeriggio del 16 settembre, ha organizzato, nella suggestiva cornice dell’ex chiesa di Sant’Agostino, il ritrovo di fine estate dei soci con l’obiettivo di fare il punto sull’annata e guardare al futuro con nuovi progetti. Con le sue cento aziende il Consorzio è il più grande d’Italia. La puntata dedicata ai prodotti piacentini andrà in onda a novembre sulla rete Mediaset con alcuni minuti trasmessi anche all’interno di “Striscia la notizia”. Anche questo è un mezzo per promuovere la nostra provincia. A fare gli onori di casa in Sant’Agostino il presidente del consorzio Emanuele Pisaroni, eletto a giugno scorso. “Le iniziative degli ultimi mesi che ci hanno visto fare squadra hanno ottenuto un riscontro molto positivo segno che l’unione fa la forza” ha spiegato Pisaroni.
I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali del sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri. A seguire la tavola rotonda coordinata dal giornalista Edoardo Raspelli.
Il Consorzio nasce nel 1980 per avviare il processo di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese piacentine del comparto agro- alimentare, interessate ad esportare i loro prodotti. Attualmente comprende quasi un centinaio di aziende, ambasciatrici di differenti settori merceologici: il Consorzio infatti non annovera solamente produttori delle più note eccellenze enogastronomiche del territorio come vini, salumi e formaggi, ma include anche produttori di farine, conserve di frutta e verdura, salse, condimenti, conserve di pomodoro, pasta fresca, prodotti da forno, prodotti dolciari, liquori, caffè.
Oggi la parola d’ordine è soprattutto “Destinazione Piacenza”, progetto che ha come finalità l’individuazione e la messa in atto di una strategia di sviluppo turistico del territorio di Piacenza attraverso i produttori e le loro eccellenze, incentivando il turismo enogastronomico.
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