Gualapack: rapporto su ambiente, in 5 anni rifiuti ridotti di quasi il 20%
21 Settembre 2019 12:17
Rispetto per l’ambiente è la parola d’ordine e i dati lo confermano: dal 2013 al 2018 Gualapack (ex Safta) ha ridotto del 59,4% il consumo di acqua su prodotto finito, in discarica è finito il 18,6% in meno di rifiuti e l’azienda ha autoprodotto l’88,6% di energia elettrica tramite la cogenerazione ad alto rendimento rispetto all’energia totale impiegata. Michele Guala, amministratore delegato del Gruppo Guala Spa, ha presentato alle istituzioni locali, questa mattina, 21 settembre, “Il primo report di sostenibilità”, con il quale sono state spiegate le strategie adottate dal gruppo nella direzione di una economia sempre più circolare, con riduzione di sprechi e complessivo beneficio per l’ambiente facendo leva su ingenti investimenti e lanciando strategiche attività di miglioramento ed innovazione, sia in ambito di prodotto che di processi e tecnologie.
“In un contesto europeo di grande cambiamento per quanto attiene alla tutela ambientale, Gualapack ha deciso di affrontare il tema della sostenibilità in maniera ampia, declinandolo secondo i “tre pilastri della sostenibilità”: sociale, verso i dipendenti e verso le comunità locali; economica, attraverso una crescita sana per un futuro solido; ambientale, attraverso prodotti e processi innovativi e a minor impatto” – ha spiegato Guala.
In precedenza Safta, fondata nel 1925 ed acquisita da Gualapack nel 2002, l’azienda, leader negli imballaggi flessibili, a Piacenza impiega 390 dipendenti e conta una superficie di 84mila metri quadrati.
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