Task force contro la violenza sulle donne in montagna, casi anche tra anziani
23 Settembre 2019 16:09
Formare il personale sanitario dei paesi della provincia, in particolare nei territori montani per far emergere casi di violenza sulle donne. “Nei comuni piccoli e isolati il fenomeno è ancora più sommerso rispetto alle città, per questo è fondamentale la sensibilizzazione degli operatori che entrano in contatto in modo diretto con le donne” ha dichiarato Donatella Scardi, presidente di Telefono Rosa.
Una ventina tra medici, infermieri e farmacisti hanno partecipato finora al percorso “Altri passi” lanciato da Telefono Rosa in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e in partenariato con Comune e Provincia di Piacenza, Ausl, Associazione donne medico e il Coni. Al momento i comuni interessati sono stati Bobbio, Morfasso, Lugagnano e Bettola.
“Sono stati rilevati anche casi di disagio tra gli anziani che soffrono situazioni di violenza psicologica ad opera dei familiari, in particolare si tratta di soggetti con problemi cognitivi. Quando rileviamo casi di questo genere li segnaliamo alle autorità competenti” ha aggiunto Anna Maria Andena, presidente dell’Associazione donne medico.
Ogni giorno dell’anno, in media, Telefono Rosa riceve una richiesta di aiuto ma nei comuni montani i numeri sono inferiori. Il 70 percento dei casi riguardano donne italiane, le persone ospitate nelle strutture dell’associazione sono 20 tra donne e bambini, la maggior parte è di origini straniere.
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