Cantiere e disagi, la Provincia: “Non c’erano alternative. Cercheremo di ridurre i tempi”
02 Ottobre 2019 17:59
In merito ai disagi viabilistici creati dal cantiere sulla tangenziale sud ovest, in particolare in strada Gragnana, direzione ponte Paladini, il servizio Viabilità della Provincia di Piacenza con il dirigente Davide Marenghi, informa in una nota che “prima di decidere tali limitazioni, sono state valutate altre soluzioni alternative non ritenute percorribili per le caratteristiche del traffico e delle strade stesse”. La Provincia interviene in merito alle dichiarazioni del sindaco di Rottofreno, Raffaele Veneziani che aveva proposto alternative alla chiusura totale della corsia dalla rotonda di via Turati a ponte Paladini in direzione Gragnanino.
La nota della provincia prosegue: “Tra le alternative esaminate, la possibilità di istituire l’alternanza del senso unico di marcia coerentemente alle punte di traffico giornaliere (alla mattina in una direzione e alla sera in quella opposta), sarebbe risultata estremamente complicata, in quanto per un determinato periodo si sarebbe reso necessario interrompere completamente la circolazione per far defluire veicoli presenti nel tratto interessato dai lavori e, contestualmente, modificare tutta la segnaletica. La strada Gragnana, suggerita anche dal Sindaco Raffaele Veneziani, potrebbe costituire una alternativa solo per una parte dei lavori programmati e non ha le caratteristiche per sopportare il traffico della tangenziale in condizioni di sicurezza (anche istituendo un senso unico di marcia). La strada, la cui carreggiata è molto stretta, non ha banchine transitabili ed è fiancheggiata, quasi interamente, da canali su entrambi i lati. Tale percorso, inoltre, assolve anche alla funzione di itinerario ciclabile. Consapevoli degli inevitabili disagi causati all’utenza, che riportano alla memoria la situazione precedente all’apertura del Ponte Paladini, la Provincia segnala che verrà fatto il possibile per monitorare la situazione e per ridurre i tempi del cantiere“.
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