Influenza più aggressiva: già disponibili un milione di vaccini in regione. Si parte il 28 ottobre
23 Ottobre 2019 16:39
Febbre, tosse, dolori articolari, mal di testa, spossatezza. L’influenza quest’anno è già arrivata: un caso si è registrato a Parma e uno a Udine, dove un 50enne, senza patologie, è finito in rianimazione in gravi condizioni. L’influenza quindi non solo si è presentata prima rispetto alla tabella di marcia ma sembra essere particolarmente aggressiva. Arriva dai paesi dell’emisfero meridionale e minaccia complicanze anche per le persone sane. Medici e infettivologi ribadiscono l’importanza della vaccinazione che, anche a Piacenza, parte già il 28 ottobre per medici di base e pediatri e il 7 novembre per l’Ausl. Secondo le stime finiranno a letto 6 milioni di italiani. La Regione Emilia-Romagna è pronta: negli ambulatori dei medici di famiglia e dei servizi vaccinali delle Aziende Usl sono già a disposizione quasi 1 milione di vaccini.
L’influenza l’anno scorso ha colpito in regione circa 579mila persone e si è caratterizzata per l’intensità alta, soprattutto per numero di casi gravi (172), nella maggioranza persone non vaccinate. E sempre più persone scelgono di vaccinarsi: 785.953 la scorsa stagione (17,6% della popolazione complessiva), con un +7% rispetto all’anno precedente. A Piacenza si sono vaccinati 55.213 cittadini di cui oltre 40mila over 65, 10.334 tra i 45 e 64 anni, 3.661 nella fascia 18-44 e 1.162 dai 6 mesi ai 17 anni. Migliorano le coperture per gli operatori sanitari passate dall’11,6% della campagna 2014-15 a 32,9% del 2018-19 pur restando l’adesione più bassa in regione, assieme all’Ausl della Romagna. La media regionale sfiora il 40%.
Vaccinazione antinfluenzale, cosa c’è da sapere:
La vaccinazione antinfluenzale è gratuita per determinate categorie di persone: donne in tutto il periodo della gravidanza, adulti e bambini con patologie croniche, anziani a partire dai 65 anni, operatori sanitari e socio-sanitari, addetti ai servizi essenziali (come insegnanti, forze dell’ordine, addetti al trasporto pubblico), donatori di sangue, personale degli allevamenti e dei macelli. Viene somministrata negli ambulatori dei medici di famiglia e dei servizi vaccinali delle Ausl.
Vaccinazione anti pneumococco:
Rimane gratis, per i 65enni ma anche per le persone con patologie croniche di tutte le età, la vaccinazione contro lo pneumococco, batterio che può provocare malattie gravi come polmoniti, meningiti e sepsi. Il vaccino viene effettuato dai medici di famiglia e ogni anno viene proposto gratuitamente a tutti i 65enni residenti in Emilia-Romagna; quest’anno saranno quindi i nati nel 1954 a ricevere una lettera a casa inviata dalle Aziende sanitarie. A differenza della vaccinazione contro l’influenza, che le persone a rischio devono ripetere tutti gli anni, quella contro lo pneumococco viene fatta una sola volta nella vita perché conferisce una protezione duratura. Oltre alla fascia dai 65 anni in su, chi rischia maggiormente di sviluppare una malattia da pneumococco sono i bambini più piccoli. Per questo, in Emilia-Romagna dal 2006 vengono già vaccinati i bimbi nel primo anno di vita, e ciò ha prodotto una diminuzione dei casi di meningite da pneumococco nella fascia di età 0-4: da una media di cinque casi all’anno prima della vaccinazione, secondo la regione, si è passati a due negli anni successivi.
Vaccinazione contro Herpes Zoster:
Inoltre, per la seconda stagione consecutiva la Regione ha reso disponibile un’altra offerta, sempre gratuita per i 65enni e per alcune categorie a rischio: quella contro l’Herpes Zoster, il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”. L’invito è stato rivolto agli interessati già dai mesi estivi. La vaccinazione, che dà una protezione duratura e pertanto viene eseguita una sola volta nella vita, si effettua solo negli ambulatori di igiene e sanità pubblica.
Una campagna informativa ad hoc per chi dona sangue:
Nell’ambito della campagna di comunicazione per la vaccinazione antinfluenzale della Regione, è stato realizzato anche un percorso informativo dedicato ai donatori di sangue (“Mi vaccino per continuare a donare”), annoverati tra le categorie a rischio in quanto “soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo”. Anche quest’anno sarà offerta ai donatori la possibilità di vaccinarsi gratuitamente sia presso gli ambulatori dei medici di medicina generale che nei servizi vaccinali.
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