Razionalità, empatia, professionalità. Assofa festeggia 15 anni di sede
23 Ottobre 2019 17:15
Nessuno è escluso dall’Assofa: disabili, familiari, operatori, volontari. Insieme hanno celebrato ieri i 15 anni della sede di proprietà in via Zoni, costruita nel 2004. Nessuno è escluso anche perché, come sostiene Donatella Peroni, presidente della cooperativa sociale che si prende cura dei portatori di handicap, l’associazione è “aperta alla città”.
“Questo è un luogo bello e funzionale alle necessità delle persone che ospita – dice Peroni – ma soprattutto un posto in cui c’è accoglienza”. La spaziosa sede – con un’ampia cucina, atelier di grafica creativa, uno spazio teatrale e una palestra di fisioterapia – è il segno tangibile che la resa, anche di fronte alle difficoltà più grandi, non è contemplata. “Vogliamo dare un messaggio di speranza a tutti – spiega la presidente – per migliorare la vita delle persone qualcosa può sempre essere fatto. Anche grazie ai 45 operatori, tra i quali 18 Oss e 2 fisioterapiste, e ai 100 volontari che ci sono vicini”.
Attualmente l’Assofa ha in carico la gestione di 24 pazienti nel Centro socio riabilitativo diurno, le cui patologie sono più gravi, e 91 affidati ai progetti educativi, anche con servizi domiciliari. “Per questi ultimi – spiega Giorgia Podestà, responsabile dei servizi educativi – esistono dei percorsi individuali, i cui risultati sono verificati ogni sei mesi insieme alle famiglie”.
Se per i casi più gravi l’obiettivo è evitare il deterioramento delle condizioni motorie e cognitive, per gli altri ospiti si punta anche a riacquisire autonomie personali e sociali. Un compito affidato quotidianamente ad educatori come Roberta Chiappini e Riccardo Dolcetti. “Il nostro – dicono – è un lavoro in cui devono essere miscelate razionalità, conoscenze tecniche, professionali ed empatia”.
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