Fatture false per oltre 500mila euro, scoperte a Piacenza due società “cartiere”
26 Ottobre 2019 09:02
Avevano sede a Piacenza, in via IV Novembre, due società “cartiere” che secondo la guardia di finanza erano coinvolte in un presunto giro di fatture false per 1,6 milioni di euro, con evasione delle imposte per circa 340 mila euro.
L’indagine è stata portata avanti dai finanzieri di Clusone (Bergamo) al termine di una verifica fiscale che ha interessato una società di Rovetta, operante nel commercio all’ingrosso di rottami. L’amministratore unico è stato denunciato per dichiarazioni fiscali fraudolente.
I finanzieri hanno accertato che nella contabilità dell’azienda erano stati annotati documenti sull’acquisto di merci emessi da vari fornitori risultati essere delle mere “cartiere”, ovvero privi di qualsiasi struttura aziendale, operativa e amministrativa e intestati a prestanome, dunque creati appositamente per fornire fatture fittizie e consentire al destinatario di evadere le imposte.
Tra queste, ce ne sono anche due piacentine: una specializzata nel settore imballaggio e confezionamento (fatture sospette per prestazioni d’opera, datate 2015, per un importo di 50mila euro), la seconda attiva nel commercio all’ingrosso di minerali e metalli ferrosi (fatture sospette per la cessione di metalli nel 2015, per circa 500mila euro). Entrambe hanno come amministratrice una donna bresciana, che è stata denunciata alla Procura di Piacenza.
La guardia di finanza piacentina sta proseguendo con gli approfondimenti, visto che è lungo l’elenco delle fatture emesse per varie ditte dalle stesse società.
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