Famiglia Piasinteina, una serata per ricordare don Luigi Bearesi
22 Novembre 2019 17:00
Una poesia spontanea e ricca di sentimenti. È l’impronta che il compianto don Luigi Bearesi, poeta e scrittore dialettale, ha lasciato sulla nostra città. Giovedì 20 novembre, grazie a un incontro pubblico organizzato dalla Famiglia Piasinteina, il sacerdote scomparso nel 2004 è stato ricordato nel modo più naturale possibile, attraverso i suoi versi chiari e semplici: gli attori Umberto Ferrari, Daniela Balordi e Paola Nicelli hanno letto “Per ad San Damian”, “An gh’é pö ad religion”, “Al ragn e la carpìa”, “Un gatt cristian”, “Un piatt d’anvein” e “Un ciastein d’amur”. Dopo un video del cineclub Cattivelli, il relatore Danilo Anelli – presidente della Famiglia Piasinteina – ha preso la parola per rimarcare l’importanza di Don Bearesi: “Abbiamo deciso di valorizzare questo cittadino illustre perché, oltre ad essere stato amico e assistente spirituale della nostra associazione, ha lasciato un segno indelebile nella comunità piacentina. Fin dal 1995, il sacerdote-poeta ha aiutato la Famiglia Piasinteina nello svolgimento del corso di dialetto. Personalmente, l’ho conosciuto anche come fine linguista, tanto che non a caso era stato allievo di monsignor Guido Tammi (autore del Vocabolario piacentino-italiano, ndc)”.
Don Bearesi nacque il 9 settembre 1931 a Polignano di San Pietro in Cerro e iniziò la sua attività ecclesiastica come curato nella chiesa della Santissima Trinità a Piacenza. Nel 1985, divenne vicedirettore della cancelleria della Curia vescovile, incarico che lasciò nel 2001 a causa della malattia. Si spense nel 2004 tra le mura della Casa del clero di via Torta. E proprio in una poesia composta negli anni precedenti, don Bearesi parlò così della sua (futura) dipartita: “E quando me sarò mort da pret puvrein / inveci duna lägrima, un surris / parché se in dla mè vita ho fatt dal bein / me sper d’avigh un post in Paradis”.
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