Randstad: “Nel 2027 in Italia a rischio 500mila posti di lavoro”
03 Dicembre 2019 04:36
Il lavoro cambia e alcune figure non saranno più necessarie. Nel 2027 sono a rischio, nel settore della logistica, 500mila posti. Sono i risultati del primo rapporto di Randstad Research, centro di ricerca indipendente sul lavoro del futuro, presentati nei giorni scorsi a Piacenza, ritenuta capitale della logistica, nel corso del convegno “Il futuro dei profili professionali della Logistica” che si è tenuto al collegio Alberoni.
“Anche se troppo spesso non le si attribuisce la centralità che merita – si legge in una nota di Randstad – la logistica conta complessivamente 2,5 milioni di occupati in Italia nei diversi comparti economica e continua a crescere dal punto di vista occupazionale: dal 2014 al 2018 l’occupazione del settore è salita del +4,9%, rispetto ad una media italiana del +3,5% nello stesso periodo. Ma sono ben 500mila i posti di lavoro potenzialmente a rischio nella logistica nel nostro Paese entro il 2027 per l’impatto dirompente della digitalizzazione (dall’automazione dei veicoli e carrelli, alla sostituzione di lavoratori di ufficio), mentre almeno 600mila lavoratori dovranno radicalmente aggiornare le loro competenze per stare al passo con i cambiamenti. L’innovazione che sta investendo il settore richiederà però anche nuove professioni: il numero di nuovi occupati, tra nuovi profili e riconversioni, potrebbe superare da qui al 2027 quello delle professioni a rischio, se la logistica saprà affrontare con successo nuove grandi sfide per il futuro del lavoro”.
“La logistica rappresenta il campo ideale per osservare le trasformazioni in atto – afferma Daniele Fano, Coordinatore del Comitato Scientifico del Randstad Research. Un settore in crescita, posto dalla trasformazione digitale al bivio tra decrescita dei posti di lavoro per effetto dell’automazione e sviluppo di nuova occupazione per le funzioni richieste dall’innovazione. Occorre il coraggio di investire in processi e risorse umane capaci di creare valore, la capacità di cogliere le opportunità dei nuovi trend e di superare i lati più oscuri del settore, un impegno forte su formazione, organizzazione e management”.
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