Il consiglio comunale dice sì all’unanimità alla cittadinanza onoraria a Liliana Segre
09 Dicembre 2019 17:42
Il consiglio comunale di Piacenza ha deciso all’unanimità per la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita di 89 anni Liliana Segre, sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz durante la Seconda guerra mondiale e oggetto in un passato recente di minacce e insulti via social, tanto gravi da richiedere, per la Segre, la scorta della polizia. La proposta della cittadinanza era arrivata da tutti i consiglieri delle opposizioni in consiglio comunale e da due componenti della maggioranza e subito condivisa dal sindaco Patrizia Barbieri che ha voluto che l’argomento fosse trattato in apertura di seduta, oggi, 9 dicembre. La proposta era già passata in giunta e oggi anche il consiglio ha dato l’ok con l’approvazione definitiva.
“C’è stata una sensibilità bipartisan, non è una cittadinanza strumentale ma è veramente sentita – spiega il sindaco – è la dimostrazione che bisogna parlare una unica voce quando si tratta di contrastare odio e discriminazione. Noi volgiamo dire che, indipendentemente dalla politica, bisogna far passare messaggi chiari che sono quelli di lottare contro tutto ciò che non è democrazia”.
“Sono particolarmente contenta e anche orgogliosa di questo che io ritengo un bel momento per l’intero consiglio, che è la presentazione di questa proposta di delibera, una delibera che è passata in Giunta, ma che è nata da quella che era un’iniziativa che io stavo portando avanti nel momento in cui già altri consiglieri stavano pensando di proporla. Io devo dare atto di questo spirito bipartisan e soprattutto della sensibilità dimostrata da tutti i consiglieri, sia i sottoscrittori di quello che era stato il documento che era stato depositato in consiglio, sia di coloro che hanno subito sposato quella che era l’iniziativa che stavo portando avanti, e che ha visto il favore di tutti”.
“Liliana Segre è una testimone, una testimone di dolore e di un’esperienza bruttissima. La sua testimonianza vera e preziosa non cade mai nello spirito di vendetta, ma è un racconto che serve per conoscere e per non dimenticare, perché queste cose non devono essere dimenticate. E lei, anche per le nuove generazioni, sta raccontando quello che è stato un abisso in cui era caduta, e che devono essere sempre evitati – prosegue il sindaco – assumere questo tipo di delibera è segno di una comunità consapevole, che non dimentica ma che soprattutto sa condividere dei valori; e questo per me è molto molto importante. Proprio ieri, 8 dicembre, c’è stata la scomparsa di Piero Terracina, a 91 anni, uno degli ultimi superstiti di Auschwitz: pari dignità e pari rispetto deve essergli portato e colgo l’opportunità di questa delibera per portare il cordoglio”.
Massimo Trespidi (Liberi) ha proposto che la cittadinanza sia conferita in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio.
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