Nel 2019 emessi 22 daspo, lo scorso anno solo uno. Tutti riguardano il calcio
19 Dicembre 2019 05:41
Ventidue piacentini sono stati colpiti da daspo nel 2019, 14 provvedimenti sono stati emessi dal questore di Piacenza, Pietro Ostuni, gli altri otto sono stati notificati dalle questure di altre città. Tutti i casi hanno riguardato il mondo del calcio. Rissa, accensione e lancio di fumogeni, resistenza a pubblico ufficiale, invasione di campo: sono solo alcuni dei comportamenti illeciti nell’ambito di manifestazioni sportive che portano all’emissione di un provvedimento daspo (acronimo di divieto di accedere a manifestazioni sportive). In Italia, la norma di riferimento in materia è l’articolo 6 della legge 401/89. Nel 2018 soltanto un piacentino fu colpito da daspo.
“Nessun accanimento contro i tifosi – ha specificato il capo di gabinetto della questura di Piacenza, Filippo Sordi Arcelli Fontana -; lo sport deve essere un momento di festa e per questo occorre il rispetto delle regole”.
Il daspo impedisce al soggetto colpito di partecipare ad avvenimenti sportivi per un periodo compreso tra uno e cinque anni, in caso di recidiva si arriva fino a dieci come accaduto a un piacentino coinvolto in episodi violenti avvenuti di recente a Torino. Il provvedimento massimo emesso a Piacenza quest’anno è stato di cinque anni. In caso di violazione del daspo potrebbe scattare anche l’arresto. Il soggetto sottoposto al provvedimento, nei giorni delle gare, non può recarsi in stazione e negli autogrill in cui è previsto il transito dei tifosi ospiti.
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