Coronavirus: sei persone positive. La Regione Lombardia ai cittadini di Codogno, Castiglione d’Adda e Casale: “Restate a casa”
21 Febbraio 2020 13:17
“Sono tutti adulti” e “sono in condizioni serie” le sei persone positive al coronavirus in Lombardia. Lo ha spiegato il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, aggiungendo che “il primo paziente è ricoverato all’ospedale Sacco di Milano, gli altri sono tutti a Codogno. Si tratta di una diagnosi impegnativa ma non così drammatica”.
Si tratta di un 38enne lombardo, ricoverato all’ospedale di Codogno, la moglie, incinta all’ottavo mese, e un conoscente. L’uomo è in prognosi riservata, con insufficienza respiratoria e le sue condizioni sono ritenute molto gravi. Nelle settimane scorse sarebbe andato a cena con un collega tornato dalla Cina, un manager di una ditta di Fiorenzuola, risultato negativo ai test. Durante la mattinata ne sono stati riscontrati altri tre, per un totale di 6 pazienti contagiati.
“Ieri alle 21 abbiamo avuto la conferma primo caso di contagio da coronavirus all’ospedale di Codogno su un cittadino italiano di 38 anni – ha spiegato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nella conferenza stampa delle 12 di oggi, venerdì 21 febbraio. -, e ci siamo mossi immediatamente”.
Una donna, sintomatica, collega alla Unilever del 38enne positivo al coronavirus, è ricoverata in isolamento nel reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Piacenza.
“NIENTE PANICO” – “Le misure che assumiamo non devono essere viste come qualcosa di terribile, drammatico e preoccupante ma sono gli unici mezzi per evitare diffusione del contagio. In altre parti del mondo, anche in Cina, si è dimostrato che questo sistema contribuisce in modo stanziale a bloccare la diffusione”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
“Non dobbiamo diffondere il panico ma le misure, che potremo rivalutare dopo la riunione con il ministro Speranza, che sta arrivando, sono fondamentali per il bene della comunità”, il messaggio di Fontana ai cittadini.
Il premier Giuseppe Conte annuncia che è stata disposta una quarantena per tutti quelli che sono entrati in contatto con i contagiati (che secondo quanto si è appreso sarebbero circa una sessantina), ma invita a “mantenere la calma”. La linea di massima precauzione adottata dall’Italia sul Coronavirus, assicura, “ci consente di scacciare via qualsiasi allarmismo sociale e qualsiasi panico”. Dopo la riunione del Comitato tecnico scientifico, che ha vagliato le segnalazioni di nuovi casi di Coronavirus, il Ministro della Salute Speranza ha emanato un’ordinanza che prevede, secondo quanto apprende l’ANSA, una quarantena obbligatoria per chi sia entrato in contatto stretto con un caso risultato positivo e dispone la sorveglianza attiva con “permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato in aree a rischio negli ultimi 14 giorni con obbligo di segnalazione alle autorità sanitarie locali”.
CABINA DI REGIA – L’assessore Gallera, ha spiegato che “è stata istituita una cabina di regia e sono stati già effettuati tutti gli accertamenti diagnostici necessari sui medici, gli infermieri e i pazienti dell’ospedale di Codogno dove si è presentato il paziente risultato positivo al Coronavirus”. “Ad ora le dimensioni del fenomeno le stiamo vedendo e definendo minuto dopo minuto. Stiamo mettendo a fuoco chi abbia fatto attività sportive e sociali con il 38enne; stiamo recuperando contatti per fare il tampone a tutti. A oggi abbiamo un numero cospicuo di persone su cui stiamo intervenendo, circa 250 persone sono in isolamento e a cui faremo il tampone”.
INVITO A RESTARE IN CASA – “Si invitano tutti i cittadini di Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo e di Codogno, a scopo precauzionale, a rimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali”. E’ una nota dell’assessore al Welfare ella Regione Lombardia, Giulio Gallera, a dare le indicazioni ai cittadini delle due località del Lodigiano. “Per coloro che riscontrino sintomi influenzali o problemi respiratori l’indicazione perentoria è di non recarsi in pronto soccorso ma di contattare direttamente il numero 112 che valuterà ogni singola situazione e attiverà percorsi specifici per il trasporto nelle strutture sanitarie preposte oppure ad eseguire eventualmente i test necessari a domicilio”.
CHIUSURE LOCALI PUBBLICI – Il sindaco di Codogno, con due diverse ordinanze, ha disposto per il pomeriggio di oggi e per la giornata di domani la chiusura delle scuole e, “almeno fino a domenica”, di tutti “gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento ed i luoghi di ritrovo ed assembramento del pubblico” come discoteche, sale da ballo, sale giochi e impianti sportivi. La misura, ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Severino Giovannini, è stata presa in via precauzionale. Gli agenti della polizia locale di Codogno hanno iniziato a notificare l’ordinanza con la quale saranno chiusi una ottantina fra ristoranti e bar che somministrano bevande. Il primo locale è stato un bar nei pressi del municipio. Il personale ha eseguito immediatamente l’ordine, mostrandosi consapevole del rischio e senza protestare.
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