Ospedale e case di cura, sospese tutte le prestazioni rinviabili. Limitazione agli accessi
23 Febbraio 2020 23:52
Visite sospese, interventi chirurgici rinviati e stop agli accessi esterni. Per effetto dell’emergenza Coronavirus, la Regione Emilia-Romagna invita anche l’Azienda sanitaria locale di Piacenza a “predisporre la limitazione dell’accesso dei semplici visitatori alle aree di degenza, preferibilmente una persona per paziente al giorno”.
La prefettura, al termine delle ormai consuete riunioni con tutti gli enti coinvolti, ha spiegato che come prime indicazioni è stato chiesto di attivare i COC (centri operativi comunali) dei comuni interessati da casi accertati (Piacenza, Castel San Giovanni e Podenzano) nonché di Fiorenzuola per consentire veloci e puntuali interazioni tra livello comunale e livello provinciale.
ATTIVITÀ RIDOTTA NEGLI OSPEDALI DI PIACENZA E PROVINCIA – L’Ausl comunica che:
Sono SOSPESE PER UNA SETTIMANA, indipendentemente della provenienza geografica della persona, sull’intero territorio della Provincia:
– tutte le prestazioni programmate, chirurgiche e ambulatoriali, salvo quelle ritenute non differibili
– le attività di libera professione in ospedale e sul territorio
– le attività di screening
– gli interventi chirurgici programmati non urgenti e rinviabili. Ognuno dei pazienti interessati sarà avvertito dai nostri uffici. Rimangono confermate le prestazioni e gli interventi considerati urgenti, e quelli che non possono essere rimandate.
– le vaccinazioni in età pediatrica, adolescenza e adulti
– i prelievi di sangue e le prestazioni diagnostiche, salvo quelle valutate non differibili dal medico di famiglia
– le attività degli ambulatori della cronicità nelle Case della Salute
– l’attività dell’Ufficio patenti
– le prenotazioni agli sportelli unici dell’Azienda Usl sul territorio, salvo quelle urgenti e indifferibili.
NON SONO SOSPESE:
– le medicazioni post chirurgiche, le visite di controllo e le prestazioni post dimissione
– visite e controlli calendarizzati per le donne in stato di gravidanza, sia in ospedale, sia nei consultori
– la distribuzione diretta dei farmaci negli ospedali e negli ambulatori dedicati specialistici
– i controlli dei pazienti con anticoagulanti della vitamina K (con misurazione dell’INR)
– i controlli per i pazienti insulinodipendenti
– visite e terapie oncologiche
– le cure palliative
– le attività degli ambulatori della Psichiatria, della Neuropsichiatria infantile e del Sert, ma solo per l’erogazione di terapie e interventi urgenti, per i quali è richiesto un contatto telefonico
– le attività di vigilanza della Sanità pubblica
– le donazioni di sangue
All’ospedale di Piacenza è stato allestito un Presidio medico avanzato (PMA) esterno al Pronto soccorso dove tutti le persone verranno sottoposte a triage e poi smistate all’interno dei servizi ospedalieri. Sempre nel presidio cittadino, sarà inoltre creata un’area con stanze singole per pazienti sintomatici in attesa del tampone.
CAMPO D’EMERGENZA – Dal punto di vista operativo, nell’ospedale di Piacenza verranno allestite due strutture della Protezione civile per garantire una sorta di “pre-accesso” al Pronto soccorso, dove i sanitari provvederanno ad effettuare un primo triage, per poi smistare le persone secondo i percorsi di cura più adeguati. Sempre nelle prossime ore saranno attivati in ogni provincia dell’Emilia-Romagna i Centri di Coordinamento dei Soccorsi (CCS, è l’organo principale a livello provinciale ed è presieduto dal prefetto o suo delegato), cui si affiancheranno i Centri Operativi Comunali (COC, responsabili delle attività a livello comunale-locale, il cui massimo punto di riferimento è il sindaco o suo delegato). Ogni Centro avrà tra i propri componenti un rappresentante della Sanità pubblica.
La prefettura di Piacenza ha fatto sapere che “per una migliore gestione dei casi di cittadini con patologie riferibili a questa emergenza, sarà dedicato nei prossimi giorni un piano del polichirurgico dell’ospedale di Piacenza con capienza di 44 posti letto”.
CLINICHE PRIVATE – Sono giornate di super lavoro anche per le case di cura Piacenza e Sant’Antonino alle prese con le procedure avviate in via precauzionale legate all’emergenza coronavirus. Visite ed esami diagnostici sono stati tutti rinviati, fatta eccezione per quelli urgenti. Sono garantite le visite specialistiche per le donne in gravidanza e per i controlli post operatori – fa sapere la direzione – garantendo, anche in questo caso, la massima protezione per i cittadini. Gli interessati entreranno da un ingresso laterale in via Emanuelli e non potranno essere accompagnati, se non in caso di disabilità. Questo provvedimento consentirà di evitare la presenza di persone nelle sale d’attesa. Gli specialisti saranno presenti a turno. I centralini, per tutte le informazioni del caso, sono attivi dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì e il sabato e la domenica dalle 8 alle 12. E’ stato attivato anche il numero whatsapp 389/2625175, a cui si possono inviare solo messaggi. Per altre informazioni si può contare anche sulla mail [email protected]. Resta confermata la sospensione delle visite ai ricoverati da parte dei parenti. Saranno valutati i casi eccezionali.
COME TUTELARSI – Ecco le dieci misure igieniche che le persone sono chiamate a rispettare:
1. Lavarsi spesso le mani, a tal proposito si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie, e altri luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
2. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute
3. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani
4. Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce
5. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico
6. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol
7. Usare la mascherina solo si sospetta di essere malato o si assiste persone malate
8. I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi
9. Contattare il Numero Verde regionale 800462340 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni
10.Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo Coronavirus.
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