Dalla preghiera alla raccolta fondi: le regole della comunità islamica

06 Marzo 2020 11:00

 


L’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia ha emanato una circolare per i propri fedeli in seguito al decreto emanato dal governo italiano relativo all’emergenza coronavirus. Per evitare la diffusione del contagio, in sintesi, l’Unione delle Comunità Islamiche consiglia di svolgere in forma individuale in casa o al lavoro i cinque momenti di preghiera quotidiani; rispettare la quarantena per chi ha avuto questa indicazione, chiudere i centri islamici di tutta Italia e non solo nelle zone più colpite, funerali da celebrare in forma ristretta rispettando un metro di distanza tra le persone. L’Ucoi ha attivato un numero WhatsApp per i responsabili delle comunità e invita a non diffondere messaggi non verificati e notizie false. Infine è stata avviata una raccolta fondi per l’acquisto di materiale medico per prevenire la diffusione del contagio.

IL DECALOGO
1 L’Islam considera il principio della tutela della vita umana prioritario rispetto al diritto alla preghiera collettiva. Le cinque orazioni quotidiane sono un dovere per ogni credente che può adempierle, in circostanze emergenziali in cui si teme per la diffusione del contagio, anche in forma individuale nelle proprie abitazioni o nei propri luoghi di lavoro.
2. È importante per tutte le aree e/o persone messe in quarantena rispettare scrupolosamente queste indicazioni sanitarie, sapendo che oltre al principio di cittadinanza vi è un obbligo dottrinale sancito dagli insegnamenti riportati nella nostra tradizione profetica dell’auto-quarantena. Il nostro beneamato Profeta – che la Pace e la Benedizione di Allah siano su di lui – in un hadith ci indica, in caso di epidemie, l’auto-quarantena e che recita: “Se su una terra dovesse apparire un’epidemia, non andateci; e se vi trovate in essa non uscite da questa terra fuggendo”.
3. L’UCOII, dopo un primo appello alla chiusura immediata dei propri centri, rivolto alle comunità locali delle zone considerate ad alto rischio di contagio, ed in ottica di contrastare il continuo proliferare del contagio ormai diffuso su larga scala, invita tutte le comunità islamiche di tutta Italia a chiudere i propri centri fino alla nuova comunicazione. Tutte le comunicazioni verranno pubblicate sul sito dell’Unione (ucoii.org), inviate via email alla newsletter dell’Unione (l’iscrizione è possibile mediante apposito form sul sito e reperibile a questo indirizzo: https://www.ucoii.org/iscriviti-alla-newsletter/) e in maniera più tempestiva via messaggi whatsApp (per l’iscrizione alle comunicazioni leggere il punto 10).
4. La chiusura deve includere anche tutte le attività ordinarie e straordinarie, come le cinque preghiere, il jumuaa, le prediche, le conferenze, le lezioni, le scuole domenicali ed ogni altra attività culturale, cultuale, conviviale o ludica.
5. Le uniche funzioni inderogabili sono i funerali e la preghiera del gha’ib che può essere svolta a porte chiuse in piccoli gruppi rispettando il metro di distanza e muniti di mascherine evitando il più possibile il contatto diretto.
6. Ricordiamo che l’Associazione degli Imam e delle Guide Religiose in Italia ha già provveduto ad emanare una fatwa circostanziata per questa emergenza per il rispetto delle disposizioni ministeriali che dispongono un metro di distanza per tutte le interazione. La fatwa infatti prevede per la preghiera di gruppo un metro di distanza da ogni componente della fila.
7. L’Unione fa appello a tutti i responsabili delle comunità locali di rimanere in contatto con le autorità locali al fine di essere aggiornati sulla situazione del proprio territorio e di riferire tempestivamente a questa Unione mediante il numero whatsApp indicato al punto 10 e email ([email protected]) per le comunicazioni ogni eventuale problematica.
8. L’Unione chiede a tutti i centri di adoperarsi per la sanificazione costante e totale dei propri locali di aggregazione e delle moschee soprattutto in questo periodo di chiusura dei locali.
9. L’Unione invita anche tutti i fedeli a non scambiarsi strette di mano durante il saluto e a limitarsi al saluto verbale di pace.
10. L’Unione ha messo a disposizione un numero whatsApp per i responsabili delle varie Comunità locali, nonché per i singoli fedeli affinché possano essere aggiornati in tempi immediati sulle novità riguardanti la comunità islamica italiana. L’invito a tutte le Comunità è di diffondere il numero e di far sottoscrivere i propri fedeli mediante un messaggio in cui si riporti la città di residenza. In qualsiasi momento sarà possibile essere cancellati dalle liste facendone richiesta mediante un messaggio di testo whatsApp allo stesso numero. Il numero whatsApp sarà attivo a partire dal giorno 6 marzo e pubblicato sul sito e social dell’UCOII.
11. L’UCOII invita tutti a verificare le fonti delle informazioni che vengono diffuse prima di inoltrarle ad altri; Creare e/o diffondere false notizie anche se per gioco o scherzo potrebbe danneggiare gli altri. Questo in un’ottica di responsabilità civica e per non incorrere in sanzioni e denunce penali. Invitiamo pertanto a consultare solo i siti ufficiali dei relativi ministeri ed enti sanitari nazionali.
12. L’UCOII ha indetto una raccolta fondi tra i cittadini e i fedeli per l’acquisto di materiale medico che aiuti a prevenire la diffusione del contagio, in particolar modo le mascherine. La raccolta fondi è ancora in corso e necessita di maggior diffusione. Tutte le mascherine verranno donate ai cittadini o agli enti di presidio sanitario che ne abbiano necessità per poter fronteggiare l’emergenza. Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare questo link: https://www.ucoii.org/emergenzacovid19/
Invochiamo l’Iddio affinché voglia debellare al più presto questo male e preservare il nostro paese; le nostre condoglianze alle famiglie dei deceduti e preghiamo per i malati augurando loro una pronta guarigione.

© Copyright 2024 Editoriale Libertà