Legambiente: “Misure drastiche”. A Cortebrugnatella sfora l’ozono
20 Marzo 2020 11:30
“Occorrono misure drastiche, il prima possibile”. È l’appello di Legambiente – l’ennesimo – in merito alla necessità di ridurre lo smog nel territorio piacentino. Anche ieri l’altro (18 marzo), nonostante le limitazioni al traffico veicolare dovute all’emergenza Coronavirus, la nostra città ha infatti registrato uno sforamento di polveri sottili presenti nell’aria. Si è trattato del 35esimo superamento “fuorilegge” di pm10 dall’inizio dell’anno ad oggi. Ieri, invece, la stazione climatica di Cortebrugnatella ha oltrepassato il valore massimo di ozono (121 microgrammi per metro cubo, al di sopra dell’asticella di 120 microgrammi per metro cubo nella cosiddetta “media mobile” di otto ore). Normalmente, l’inquinamento da ozono si manifesta soprattutto nella stagione estiva, spesso nelle località rurali e montane come forma di reazione degli ossidi di azoto e dei composti organici volatili con la radiazione ultravioletta. “In effetti – conferma il referente di Arpae Eriberto De Munari – si tratta di un’anomalia, perché di solito gli eccessi di azoto si registrano nel mese di maggio. Le temperature leggermente più alte hanno contribuito a questo fenomeno”.
A fronte di questi dati, dunque, Legambiente torna a chiedere restrizioni urgenti per tutelare la qualità dell’aria del nostro territorio: “Anche quest’anno abbiamo raggiunto il limite di 35 sforamenti di pm10 ammessi dalla normativa – evidenzia la referente provinciale Laura Chiappa – e questo nonostante i drastici provvedimenti di limitazione degli spostamenti delle persone e del traffico determinati dall’allerta Coronavirus nelle ultime tre settimane. Bisogna rivedere il modello di sviluppo attuale per rendere compatibile il maggior benessere con un minore consumo di risorse: città diverse, basate sull’efficienza energetica, sull’elettricità rinnovabile al 100% (ora siamo al 35%), mobilità elettrica al 100%, edifici energicamente efficienti, riscaldamento elettrico e solare, nuovi modelli di produzione industriale, incentivazione del treno e dei sistemi di trasporto pubblico non inquinanti e tanto altro ancora”.
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