Unieuro dona 150 tablet all’Asl di Piacenza: “Contro la solitudine dei pazienti”
03 Aprile 2020 11:39
La tecnologia abbatte la solitudine e l’isolamento da Coronavirus. Nei reparti ospedalieri dell’Emilia-Romagna, infatti, stanno arrivando mille smartphone – di cui 150 a Piacenza – che consentiranno ai pazienti ricoverati di dialogare con i propri cari, i caregiver o gli psicologi, superando così la barriera fisica ma anche emotiva a cui sono sottoposti per poter essere curati. Un’idea nata dall’assessorato regionale alle politiche per la salute e resa possibile grazie alla collaborazione di Unieuro e Lepida, società in house della Regione.
“Tutto è partito da una riflessione sul profondo senso di solitudine che nasce, inevitabilmente, dall’isolamento dei pazienti in ospedale – spiega l’assessore alla sanità Raffaele Donini -. Si tratta di uno degli aspetti più drammatici dell’emergenza in atto, perché rende ancora più difficile e pesante il percorso di cura di chi è malato e fragile”.
Unieuro si è attivata per donare mille smartphone Motorola E6 play e per effettuare le consegne alle aziende ospedaliero-universitarie e alle aziende sanitarie locali dell’Emilia-Romagna: le prime sono già avvenute in questi giorni. Saranno poi le singole strutture a distribuire i dispositivi nei reparti.
SCHEDE SIM – Per ovviare al problema di un’eventuale scarsa copertura di campo (dove, in sostanza, la connessione wi-fi funziona poco) Lepida ha acquistato 750 sim di tipologia M2M, che potranno essere utilizzate qualora non siano disponibili collegamenti adeguati (segnale basso).
MAPPA DELLE CONSEGNE – Ad oggi sono stati consegnati i primi 498 apparecchi, così distribuiti: 62 all’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena, 46 all’Ausl di Modena, 150 all’Ausl di Piacenza, 165 all’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, 75 all’Ausl di Parma. A breve verranno consegnati gli altri 502 smartphone, così suddivisi: 143 all’Ausl della Romagna, 54 all’Ausl di Bologna, 67 all’Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna, 149 all’Ausl di Reggio Emilia, 30 all’Ausl di Imola, 32 all’Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara, 23 all’Ausl di Ferrara, 4 all’Istituto Ortopedico Rizzoli.
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