Il prefetto Falco: “Base militare di San Polo presto disponibile per la quarantena”
09 Aprile 2020 11:00
“Gli alloggi militari di San Polo rappresentano una soluzione favorevole all’isolamento post-ricovero. Si punta a renderli disponibili in tempi brevissimi”. Il prefetto di Piacenza Maurizio Falco è intervenuto per sbloccare la situazione di stallo del (potenziale) centro di quarantena da Coronavirus nell’area logistica dell’aeronautica di San Damiano, tra San Polo e Turro: già pronto ma inutilizzato. Il via libero definitivo all’apertura della struttura a fini sanitari potrebbe arrivare nella giornata di oggi (9 aprile): nelle palazzine militari si terrà infatti un sopralluogo istituzionale con il prefetto Falco, il sindaco di Podenzano Alessandro Piva e l’assessore regionale alla protezione civile Irene Priolo. Una seconda ispezione convocata immediatamente dopo quella che si è svolta ieri mattina alla presenza anche del direttore generale dell’Asl Luca Baldino.
“Gli alloggi – spiega il prefetto – potrebbero ospitare circa quaranta pazienti dimessi dagli ospedali piacentini, in stanze singole o familiari. Eventualmente, sfruttando anche il secondo piano dell’edificio, si arriverebbe a una capienza di 120 persone”. Gli spazi dell’esercito potrebbero essere utilizzati fin da subito, grazie ai lavori di adeguamento portati a termine a tempo record dai volontari della protezione civile. E l’Asl di Piacenza riterrebbe di primaria importanza la fruibilità del centro di quarantena di San Polo per accogliere i soggetti in via di guarigione dal virus Covid-19, che non necessitano più del ricovero in reparto ma devono sottoporsi a un periodo di isolamento. “In questo modo – evidenzia il prefetto – si riuscirebbe ad alleggerire il carico ospedaliero. Anche attraverso tali misure di ottimizzazione logistica, inevitabilmente, si passa alla cosiddetta ‘fase due’ del contrasto all’epidemia”. Ad occuparsi della gestione del centro di quarantena – stando alle prime valutazioni delle autorità – potrebbe essere la Croce Rossa. Di questi dettagli, comunque, si parlerà nelle prossime ore: l’intenzione è quella di aprire le porte della base militare a stretto giro di posta. “C’è una piena sintonia – conclude il prefetto Falco – fra i vari livelli di governance del territorio”.
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