A Bobbio distribuzione casa per casa da parte di Croce rossa e polizia locale

11 Aprile 2020 15:46

E’ proseguita venerdì 10 e sabato 11 aprile la consegna a domicilio, nel comune di Bobbio, delle mascherine chirurgiche inviate dalla Regione Emilia-Romagna ai Comuni. Un servizio, oltre a quello di distribuzione dei farmaci e della spesa a domicilio, svolto dalla Croce rossa di Bobbio, in collaborazione con la polizia locale. La distribuzione, avvenuta nel rispetto delle norme igienico-sanitarie previste dalla normativa vigente, ha avuto come prime destinatarie le fasce più deboli della popolazione e ha visto impegnati tre mezzi di Croce rossa con otto volontari e una pattuglia della polizia locale. Nei prossimi giorni la distribuzione continuerà per coprire tutto il territorio comunale fino ad esaurimento scorte.

È utile ricordare che le fasce deboli, costituite da persone anziane o con gravi problemi di salute, sono quelle più a rischio e quindi quelle che hanno maggior bisogno di essere tutelate. Per questo motivo è necessario, non solo dare a loro la priorità nella consegna delle mascherine, che ad oggi sono ancora un bene troppo raro, ma anche premurarsi di indossarle ogni qual volta si entri in contatto con loro.

E’ bene ricordare anche che la consegna delle mascherine non è una legittimazione ad uscire di casa: l’ordine rimane quello di restare a casa e di uscire solo in caso di comprovate necessità. La mascherina serve esclusivamente ad agire in maggior sicurezza ogni volta che si è costretti a uscire di casa e ad entrare in contatto con altre persone.

Croce rossa e polizia locale di Bobbio ricordano alla popolazione che è attivo il numero unico della Centrale Operativa 0523 932529 e il numero di Pronto Intervento 335 122 9 121 a cui rivolgersi per necessità.

La Croce rossa di Bobbio lancia in ultimo un appello alla comunità della Val Trebbia: “Non dimenticatevi del nostro ruolo e del nostro impegno alla fine di questa emergenza. Non appena si avrà la possibilità di riprendere i corsi per nuovi volontari avremo bisogno di forze fresche e di giovani volenterosi per dare nuovo slancio alla nostra attività di soccorso e per poter fronteggiare l’eventuale prosieguo di questa emergenza”.

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