Dopo 21 giorni mamma contagiata riabbraccia la neonata prematura
22 Aprile 2020 15:25
L’abbraccio più atteso è arrivato tra le mura del centro-quarantena di San Polo: una mamma positiva al Covid ha stretto a sé – dopo 21 giorni di isolamento – la sua bimba prematura.
La loro storia è cominciata ormai un mese fa, sempre sul filo dell’emozione.
A marzo la piccola è ricoverata nella divisione prematuri dell’ospedale di Parma. I suoi genitori, residenti a Piacenza e in quarantena da Coronavirus, non possono vederla. Dal reparto parte però un sos: “La vostra neonata ha urgente bisogno di latte materno per crescere sana e forte”, dicono i medici. La mamma non ci pensa due volte: si toglie il latte e cerca un volontario per portarlo a Parma. Lo trova a Podenzano: un uomo dal cuore d’oro che si dice disponibile a percorrere ogni giorno una settantina di chilometri avanti e indietro per raggiungere la bimba prematura con i nutrienti di cui necessita. E qui entra in gioco il sindaco di Podenzano Alessandro Piva che prepara una dichiarazione su carta intestata con tutti i dati necessari a documentare il caso e gli spostamenti. Dopo 21 giorni, finalmente, la mamma riabbraccia sua figlia: il ricongiungimento è avvenuto ieri (21 aprile) nel centro-quarantena di San Polo, allestito nelle palazzine del distaccamento aeroportuale dell’Aeronautica. La piacentina è clinicamente guarita e si trova lì per completare il proprio periodo di quarantena, in attesa del doppio tampone negativo. Nel frattempo può trascorrere questi ultimi giorni di incubo insieme alla sua bimba, in piena sicurezza, con il supporto degli operatori sanitari e dei volontari della Croce Rossa.
Tra l’altro non si tratta dell’unica famiglia in isolamento nell’area militare fra Podenzano e Turro: ad oggi i pazienti ricoverati a San Polo sono 17, di cui per l’appunto due minori con le rispettive mamme.
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