Doveva essere l’anno di svolta per Piacenza, cultura in crisi
25 Aprile 2020 13:00
Anche la cultura è in ginocchio a causa dell’emergenza Coronavirus. Il 2020 avrebbe potuto rappresentare un anno d’oro per Piacenza grazie alle tante iniziative organizzate per valorizzare il nostro immenso patrimonio artistico. Con la vicina Parma, capitale della Cultura, le iniziative della Diocesi, il ritrovamento del Ritratto di Signora di Klimt riconosciuto autentico e ricco di mistero, l’inaugurazione dello spazio di arte contemporanea XNL, Piacenza si sarebbe ritagliata una posizione di tutto rispetto nel panorama nazionale e internazionale. Ma la pandemia, inaspettata, ha messo in stand by il rilancio della nostra città. Non sono mancate le iniziative per non perdere le idee costruite nel tempo. “Kronos” “Museo della Cattedrale” ha colto l’iniziativa dei piccoli e grandi musei, iniziando a raccontare i pezzi più importanti del proprio patrimonio attraverso il volto e la voce di chi lavora in museo, già dal 28 febbraio. Alcuni soci della Cooperativa CoolTour hanno quindi raccontato, in video di breve durata, registrati e montati dagli stessi operatori museali, le opere del museo con lo stesso amore e la stessa dedizione normalmente mostrate davanti a un gruppo di visitatori, ma rivolti stavolta a un pubblico “a distanza”, raggiungendo così persone in ogni luogo d’Italia e non solo. “L’iniziativa è stata denominata #StorieDalMuseoChiuso. La buona partecipazione del pubblico ci ha spinto a registrare e pubblicare nuove puntate anche presso il Museo Collezione Mazzolini di Bobbio, raccontando le nuove opere tornate visibili nell’esposizione” – spiega Manuel Ferrari, direttore dell’Ufficio per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi. Sono state ideate nuove forme di fruizione del patrimonio a distanza: sono nati #GiochiDArte e #QuantiSanti. Il format “Giochi d’Arte” nasce dall’idea di intrattenere il pubblico a casa con quiz multimediali a risposta multipla. Le domande sono inerenti al patrimonio della rete dei musei diocesani, spesso con riferimento agli argomenti toccati dai video #StorieDalMuseoChiuso. L’iniziativa “Quanti Santi!” nasce da un’idea di narrazione. Gli argomenti comuni a tutte le puntate sono storia e iconografia (aspetti che influenzano la rappresentazione artistica) di tre figure di santi per ogni filmato proposto. Tra le iniziative in cantiere il mini progetto dedicato ai bambini che racconta il bestiario medievale: animali tra finzione e realtà, illustrati nel Medioevo con rappresentazioni di carattere didattico allegorico-morale.
Nonostante tutte le iniziative il settore sta vivendo una crisi profonda che investe tutte le associazioni legate al mondo culturale. Si spera in una ripresa almeno a settembre. “Pesa una grossa incognita sull’evoluzione della situazione- spiega Ferrari – speriamo di non dover rimandare la ripresa alla prossima primavera, c’è in gioco il futuro di tanti lavoratori anche nel nostro settore”.
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