Ambulatorio anti-Covid per operatori sanitari: “Confermato dopo la protesta”
03 Maggio 2020 04:10
“Grazie alla petizione degli operatori sanitari, l’Ausl di Piacenza ha prorogato il servizio di cura e diagnosi per i dipendenti affetti da Covid”. Nei giorni scorsi i referenti sindacali del comparto sanità pubblica lo hanno reso noto ai propri iscritti con una nota interna, comunicando la continuazione del percorso di Day service ambulatoriale per infermieri, oss e addetti ospedalieri di Piacenza che presentano sintomi riconducibili all’infezione da coronavirus. In buona sostanza, si tratta di un ambulatorio riservato agli operatori contagiati per effettuare il tampone e ottenere la prescrizione della terapia adeguata in tempi rapidi. Un punto sanitario che rischiava la “soppressione ingiustificata”, almeno secondo un nutrito gruppo di dipendenti che aveva raccolto quasi 130 firme per chiederne la salvaguardia.
“Le organizzazioni sindacali – si legge nell’informativa trasmessa privatamente a infermieri e oss – hanno ricevuto comunicazione dall’Ausl che il servizio di cura e diagnosi per gli operatori colpiti dalla malattia da Covid-19 avrà continuità nel presidio ospedaliero di Castel San Giovanni. Dal primo maggio è attivo un percorso dedicato ai dipendenti dell’Azienda sanitaria locale, che possono svolgere gli esami del sangue specifici ed essere visitati da un infettivologo che valuta l’opportunità di eseguire un’ulteriore diagnostica. Per avere accesso a questo ambulatorio interno non è necessario aver già eseguito il tampone: il soggetto fa riferimento al coordinatore del proprio reparto, il quale prende contatti per la programmazione del controllo medico. Questo è il risultato conseguito con l’appello e la petizione da parte degli operatori, oltreché con il contributo sindacale attraverso una richiesta scritta alla dirigenza generale dell’Ausl per garantire un adeguato accompagnamento di cura e guarigione nei confronti dei dipendenti contagiati”.
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