Piacenza riparte: obbligo mascherina e distanza di sicurezza. Patrizia Barbieri: “Prudenza”
04 Maggio 2020 04:00
Il D-Day della ripartenza è arrivato. Scatta oggi in tutta Italia la fase 2, il piano messo in campo dal governo per la ripresa economica, sociale e produttiva del Paese. Una fase in tre passaggi successivi che – tra critiche e apprezzamenti – dovranno rivelarsi fondamentali per risollevare il commercio, la produzione, i servizi, e anche le relazioni sociali. Le linee guida sono state definite dall’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio, affinate dalle ordinanze dei governatori regionali, dettagliate dai sindaci dei comuni su ciò che è di loro competenza.
“Il 4 maggio inizia la fase 2, ma la fase 1 è ancora in corso” ha scritto nella serata di ieri, domenica 3 maggio alla vigilia della ripartenza, il sindaco di Piacenza e presidente della Provincia, Patrizia Barbieri, sul suo profilo Facebook.
La ripartenza è quindi a tappe: da oggi, 4 maggio, riaprono numerose attività produttive e commerciali, così come la possibilità di muoversi (sempre con autocertificazione) nell’ambito della propria regione, di fare visita ai parenti e congiunti, di tornare a passeggiare nei parchi e fare jogging. Riapriranno anche le biblioteche (ma solo per i prestiti), i cimiteri e saranno di nuovo possibili i funerali, ma non le altre funzioni religiose o civili. Inderogabili però alcuni obblighi: indossare la mascherina e rispettare la distanza minima di sicurezza sanitaria di almeno un metro.
Dal 18 maggio, se le condizioni lo permetteranno, riaprirà tutto il commercio al dettaglio, i musei, le mostre e le biblioteche per la consultazione. Ripartiranno anche gli allenamenti per gli sport a squadre.
L’ultimo step è previsto per il 1° giugno, sempre se ci saranno le condizioni, giorno in cui riprenderanno l’attività bar e ristoranti, oltre a estetisti, barbieri, parrucchieri e centri massaggi.
OBBLIGHI – Ripartire non significa, per il momento, tornare lentamente allo stato pre-contagio: il virus è ancora ben presente e ogni leggerezza o atteggiamento poco responsabile può essere rischioso per sé e per gli altri. Di conseguenza ognuno è chiamato responsabilmente a fare la propria parte. Oltre alla necessità di compilare l’autocertificazione per gli spostamenti, occorrerà indossare la mascherina, anche chirurgica (che avrà un prezzo fissato a 0,50 euro). La dovrà indossare chiunque si trovi in ambienti o luoghi chiusi (quindi nei locali aperti al pubblico, come negozi, supermercati, mezzi pubblici, uffici qualora il lavoro imponga di stare a meno di un metro dalle altre persone e non siano possibili altre soluzioni organizzative) ma anche nei luoghi all’aperto quando non sia possibile mantenere la distanza minima di un metro. Le mascherine sono previste per le visite ai familiari e ai congiunti; sono assolutamente necessarie soprattutto per chi entra a contatto con gli anziani (per es. bambini e nonni). Non sono obbligati ad indossare le mascherine i bambini da 0 a 5 anni. Le mascherine possono essere anche di stoffa, lavabili o autoprodotte purché forniscano adeguata barriera, garantiscano comfort e respirabilità e soprattutto coprano dal mento fino al di sopra del naso.
“Vi chiedo di adottare scrupolosamente ogni misura per tutelare la vostra salute e quella dei vostri cari – è l’appello del primo cittadino di Piacenza -. Usate sempre la mascherina, tenetevi a distanza dalle altre persone, lavatevi e disinfettatevi le mani spesso. Meglio eccedere con la prudenza. Tutti avvertiamo il peso delle limitazioni alla nostra libertà, ma non dobbiamo cedere alla tentazione di prendere sotto gamba la situazione o di trasgredire”.
POSITIVI E QUARANTENA – Per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5°C, vige l’obbligo di contattare il medico curante. E’ vietato uscire di casa se si è in quarantena o isolamento fiduciario.
L’ORDINANZA DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA DEL 30 APRILE 2020
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