Sciopero nel magazzino Ovs di Pontenure: “Tutele contrattuali a rischio”
07 Maggio 2020 03:29
“Giù le mani dalle nostre tutele”. Oltre quaranta facchini del magazzino di Ovs a Pontenure hanno incrociato le braccia in protesta contro la multinazionale di abbigliamento. Ormai da una settimana, a partire da mercoledì scorso, alcuni addetti dell’hub logistico – quasi la metà dei 95 dipendenti totali – hanno avviato uno sciopero permanente nei reparti di ricevimento e spedizione: “Senza certezze sul nostro futuro, la merce resta ferma”. I lavoratori, infatti, denunciano la volontà dell’azienda di annullare i contratti attuali per assumerli tramite una nuova cooperativa che – a detta loro – non darebbe garanzie sufficienti.
Il gruppo è rappresentato dalle sigle Filt Cgil e Uil Trasporti. “Parliamo del più grande magazzino di Ovs in Italia e, forse, persino in Europa – spiega il referente sindacale Karim Mansar -. Finora la struttura era gestita dalla società Xpo, ma nei giorni scorsi c’è stato un cambio d’appalto vinto dal consorzio lombardo Cal”. Una modifica formale che, in realtà, potrebbe impattare concretamente anche sulla quotidianità dei facchini: “Dal primo luglio, probabilmente, gli attuali dipendenti del magazzino – specifica il portavoce di Filt Cgil – subiranno una variazione contrattuale attraverso la riassunzione nella cooperativa Giove, collegata al consorzio Cal. Ciò vuol dire che gli operatori, rispetto all’assunzione diretta da parte di una multinazionale Spa in vigore oggi, diventeranno soci lavoratori di una cooperativa fortemente soggetta ai regolamenti interni e alle decisioni di un’assemblea. Il timore, quindi, è che molte tutele possano essere messe in discussione. La quattordicesima, per esempio, potrebbe essere eliminata”. Mansar rileva poi una disparità di trattamento all’interno dello stesso hub logistico di Pontenure: “Molti operai in sciopero sono arrabbiati perché, in seguito al cambio d’appalto, gli impiegati amministrativi del magazzino verranno assunti dalla Cal Srl, a differenza loro che invece saranno destinati alla cooperativa». Il rappresentante di Filt Cgil è chiaro: “Le cooperative hanno un eccessivo spazio di manovra rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale del settore. Qualche mese fa, Ovs ci aveva rassicurato che i dipendenti non avrebbero subito queste condizioni sfavorevoli. Lo sciopero proseguirà finché otterremo garanzie nero su bianco. Le organizzazioni sindacali restano disponibili a trovare una soluzione soddisfacente”.
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