Spazi esterni e menù usa e getta: “Così potremo riaprire i ristoranti”
07 Maggio 2020 10:20
“Valutare ogni singolo caso, senza imposizioni calate dall’alto”. E’ questa la richiesta che arriva da un gruppo di ristoratori piacentini che ragionano sulla fase due delle loro attività: menù usa e getta? Coperti dimezzati? Ingressi alternati in cucina? Gli interrogativi sono tanti. La campagna “Lungo la via Emilia”, nel frattempo, ha cercato di sensibilizzare le istituzioni piacentine e regionali sui problemi che in queste settimane di prolungata emergenza attanagliano il settore: stamattina – 7 maggio – la conferenza stampa itinerante (promossa dal movimento spontaneo Ristoratori Emilia-Romagna) ha fatto tappa anche a Piacenza. Presente, in rappresentanza del nostro territorio, Emiliano Arcelloni, responsabile di una ditta di catering e referente del comitato auto-organizzato “Aprire o morire”.
“Ogni locale ha le sue caratteristiche architettoniche – premette Arcelloni -. Il distanziamento di due metri tra i tavoli comporterebbe un numero di coperti esiguo e non sufficiente a garantire il sostentamento dell’attività. L’unica soluzione per contenere il problema sarebbe la concessione di maggiori spazi esterni. Il distanziamento in cucina, poi, è uno degli aspetti più critici: molti ristoranti hanno spazi troppo piccoli nei locali di preparazione alimentare. Sarebbe preferibile, inoltre,. imporre un’autocertificazione dei clienti in cui attestano di poter sedere allo stesso tavolo”. E la trasformazione dei menù? “Si parla di liste digitali consultabili con Qr code, oppure carte usa e getta o ancora fogli plastificati da igienizzare subito dopo”. I dubbi sono numerosi, ma la richiesta è univoca: “Fornire chiarimenti il prima possibile – sottolinea Arcelloni – tenendo conto delle specificità di ogni pubblico esercizio”.
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