Autoscuole in crisi: “Settore in ginocchio, le lezioni ripartano subito in sicurezza”
08 Maggio 2020 03:49
Lezioni teoriche e prove di guida bloccate, incassi azzerarti e spese burocratiche sempre all’orizzonte. Anche il settore delle autoscuole è al collasso: lo conferma la sezione piacentina dell’Unasca (Unione nazionale autoscuole studi e consulenza automobilistica). “Teoricamente – premettono il segretario Monica Giarola e il vicesegretario Mirco Grassi – le circa 30 scuole guida di Piacenza e provincia potrebbero riaprire dal 4 maggio, senza tuttavia esercitare l’attività didattica”. E’ possibile infatti svolgere operazioni burocratiche come rinnovi e duplicati di patenti di guida, trasferimenti di proprietà dei veicoli, riscossioni bolli e radiazioni, che non sono vietate espressamente dalle disposizioni normative vigenti. “Per ora, però, le autoscuole hanno deciso di aspettare ad alzare la saracinesca per organizzarsi meglio. Anche perché manca un protocollo di sicurezza per il comparto, nonostante le associazioni di categoria abbiano presentato una bozza virtuosa al governo Conte. Vogliamo ripartire al più presto ma in sicurezza per noi, i nostri dipendenti e gli allievi – proseguono i due rappresentanti locali di Unasca -. Del resto, ad oggi, non ha alcun senso riaprire senza informazioni certe sulla ripresa dell’attività didattica in aula e su strada, peraltro in assenza degli esami in motorizzazione. Gli uffici delle scuole guida resterebbero aperti inutilmente, non fornendo l’importante prestazione di formazione finalizzata alla sicurezza stradale”.
Il settore è in ginocchio, e il danno non è solo economico ma anche sociale: “A Piacenza gli ultimi esami di teoria si sono tenuti il 20 febbraio. Molti cittadini hanno bisogno della patente – concludono Grassi e Giarola – per esempio i giovani neodiplomati che dovranno spostarsi per lavorare o per andare all’università”.
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