Quattro metri quadri a cliente, i baristi: “Si rischia la chiusura”
12 Maggio 2020 15:02
“Quattro metri quadrati per ogni cliente? Sarebbe il colpo di grazia alle nostre attività”. Mariuccia Trenchi, titolare del bar “Ma Maison” di via Roma, non ha dubbi: l’ipotesi di ripartenza dei pubblici esercizi ideata dai tecnici dell’Inail e dagli scienziati dell’Istituto superiore di sanità avrebbe un impatto grave – se non “letale” – su molti locali piacentini. “Il mio bar perderebbe almeno una quindicina di posti a sedere – aggiunge Trenchi -, spero che l’amministrazione comunale garantisca un sostegno concreto per la creazione di nuovi spazi esterni per la somministrazione. Altrimenti si rischia di chiudere”. Come lei, anche Marcello Baccaglini (bar Bacca di via Emilia Pavese), Andrea Zangrandi (Caffè Fantasy di via Emilia Pavese) e Rachele Tizzoni (Caffetteria dei portici di piazza Duomo) ritengono inadeguata l’ipotesi di distanziamento sociale all’interno dei bar varata dai comitati tecnico-scientifici: per ora si tratta di un documento che farà da bussola alle regioni per le riaperture nel settore attese per il 18 maggio su tutto il territorio nazionale.
“Con il possibile obbligo di quattro metri quadrati per ogni persone e due metri tra un tavolo e l’altro – commenta Baccaglini – i coperti verrebbero dimezzati, causando peraltro lunghe code al mattino per fare colazione. L’ideale sarebbe ripartire con un metro di distanza fra ogni cliente e l’utilizzo delle mascherine”.
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