Ausl: “Castello resta unico ospedale Covid. Solo a Piacenza il Pronto soccorso”
13 Maggio 2020 20:05
L’ospedale di Castel San Giovanni resta unico centro Covid a servizio di tutta la provincia mentre gli altri nosocomi riprenderanno l’attività ordinaria. Il Pronto soccorso sarà solo a Piacenza. E’ questa la proposta dell’Ausl comunicata dal direttore generale Luca Baldino ai sindaci riuniti nell’Ufficio di presidenza della Conferenza territoriale sociosanitaria presieduta da Lucia Fontana, primo cittadino di Castel San Giovanni. L’incontro si è tenuto questa mattina, 13 maggio, in videoconferenza. Al centro dell’attenzione la proposta dell’Azienda sanitaria per la riorganizzazione della rete ospedaliera dopo la prima fase di emergenza Coronavirus.
“Il direttore generale ci ha fatto sapere che questo piano è stato condiviso con i clinici che hanno affrontato l’emergenza in prima linea. Noi abbiamo chiesto di ascoltarli, vogliamo capire dalla loro viva voce le motivazioni che hanno ispirato questa proposta – spiega Lucia Fontana -. Gran parte dei sindaci presenti ha manifestato perplessità sul metodo. Non siamo stati coinvolti e quindi non è stata ascoltata la voce dei territori, la proposta è stata fatta quando alcune attività hanno già preso avvio. Inoltre ci sono perplessità anche sul contenuto della proposta stessa. Abbiamo evidenziato la totale mancanza della rete sanitaria che doveva fare da scudo all’ondata di piena dell’emergenza che ha fiaccato il pronto soccorso. Le Usca sono state attivate solo nella fase successiva a quella iniziale, solo oggi si inizia a fare sorveglianza con i test. Oggi l’azienda non ci ha detto quanto vuole investire sulle Usca e sul coinvolgimento dei medici di medicina generale. Non possiamo più pensare di affrontare emergenze ma programmare sulla base dell’esperienza. Personalmente per questa proposta mi sento sconsolata. Mi sembra che mantenere a Castello l’ospedale Covid sia mancanza di considerazione per l’ospedale stesso che ha salvato molte vite, significa mortificare i medici che lavorano nella struttura, vorrei sentire il loro parere ma resto contraria all’ipotesi. Mi sono permessa di utilizzare un’espressione che rende bene l’idea: “cornuti e mazziati” .
“Da lunedì’ la Fase 2 entrerà nel vivo con la riapertura di molte attività per questo sarà necessario riavere il Pronto soccorso a Fiorenzuola al quale fanno riferimento 70mila cittadini – commenta Romeo Gandolfi, sindaco di Fiorenzuola -. Sappiamo che l’emergenza è ancora in corso e molti operatori sono ancora impegnati su quel fronte ma ho sentito che l’intenzione dell’Ausl è quella di trasferire il centro prelievi nei locali del Pronto soccorso e questo fa pensare a tempi di riapertura più lunghi. Io chiedo che il centro prelievi venga trasferito per fare posto alla realizzazione delle sale operatorie ma chiedo che non venga trasferito al Pronto soccorso”
Entro la settimana prossima la proposta dell’Ausl verrà analizzata dalla Conferenza territoriale sociosanitaria formata dai sindaci di tutti i comuni piacentini.
“Riaprire la discussione sul piano di riordino e della riorganizzazione della rete ospedaliera e dei servizi territoriali oggi più che mai inadeguato ai bisogni del territorio”: lo dichiara Nando Mainardi consigliere comunale di Sinistra per Fiorenzuola che con il gruppo consiliare chiede la convocazione di un consiglio comunale straordinario sulla sanità.
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