“Riprendiamo con prudenza, ora concentrati sulle semplificazioni”
16 Maggio 2020 20:48
“Affrontiamo questa fase 2 con prudenza ma con grande voglia di ricominciare. Le curve epidemiologiche confermano che le misure adottate hanno funzionato. Siamo nella condizione di affrontare questa fase nuova”.
Sono le prime parole del premier Giuseppe Conte pronunciate nel corso della conferenza stampa di questa sera. Un appuntamento che giunge alla vigilia della riapertura e dell’avvio della fase 2 dopo la grande emergenza causata dal contagio da Coronavirus.
“Abbiamo predisposto un piano informativo che prevede informazioni puntuali e costanti dalle regioni per poter intervenire, se necessario, con tempestività – ha detto ancora Conte -. Affrontiamo un rischio che dobbiamo correre: non possiamo attendere la scoperta del vaccino.
Da lunedì ci si sposterà all’interno delle regioni senza la necessità di autocertificazioni. Riprende la vita sociale ma rimane ovviamente il divieto per chi è positivo al virus o per chi ha sintomi. Rimangono i divieti di assembramenti e rimane l’obbligo di osservare la distanza di sicurezza di un metro.
Da una regione all’altra sara possibile spostarsi, fino al 3 giugno, soltanto per gravi motivi o per necessità professionali. Sempre dal 3 giugno possibilità di spostarsi anche tra i paesi dell’Unione Europea.
Riaprono tutte le attività al dettaglio nel pieno rispetto dei protocolli, così come riprenderanno le celebrazioni liturgiche.
Ripartono musei e allenamenti sportivi di squadra, mentre le palestre ripartiranno dal 25 maggio. Dal 15 giugno riapriranno i teatri e anche le attività ludiche ed educative rivolte ai bambini.
Le parole d’ordine saranno cautela e attenzione, in particolare in Lombardia dove si registrano ancora tante persone ricoverate in terapia intensiva.
Stiamo propendendo sull’apertura delle attività economiche con gradualità e sono consapevole che riapertura non significherà ripresa immediata. I 55 miliardi messi in campo con il decreto rilancio non saranno la soluzione che potrà risolvere tutti i problemi.
Non è ancora il momento per riprender fiato ma è il momento per far correre l’economia. Da domani ci dedicheremo al decreto semplificazioni per cercare di ripartire”.
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