Dopo la domenica senza decessi, oggi ripartono bar, ristoranti, negozi e parrucchieri. Spostamenti liberi in regione
18 Maggio 2020 09:06
Oggi è il giorno della riapertura di negozi, bar, ristoranti, pizzerie, acconciatori ed estetisti anche nella nostra provincia. Una data accompagnata da grandi aspettative, ma anche da un certo timore che il contagio da Coronavirus riprendere forza dopo il rallentamento di questi giorni, culminato con la giornata di ieri in cui, per la prima volta dopo 80 giorni, non si è registrato alcun decesso per Covid19 a Piacenza. I nuovi infetti sono stati 5, ma il totale di questa epidemia è troppo pesante (933 decessi e 4.422 infetti ufficiali) per poter abbassare la guardia e non rispettare le misure anti-contagio previste da governo e Regione.
E proprio mettendo assieme tutto quanto deciso in questi giorni tanto a Roma quanto a Bologna, il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha firmato ieri un’ordinanza in vista delle riaperture odierne di negozi, mercati, bar, ristoranti, pizzerie, parrucchieri, centri estetici, tatuatori, alberghi e strutture ricettive. E nel rispetto delle linee guida nazionali, apriranno anche musei, biblioteche, archivi, complessi archeologici e monumentali.
IL CALENDARIO DELLE RIAPERTURE A PIACENZA E IN EMILIA ROMAGNA
Nel testo dell’ordinanza sono ribadite le misure di sicurezza che devono essere adottate, a cominciare dal rispetto del principio del distanziamento sociale. Così come bisognerà seguire le regole di prevenzione, igiene e protezione, a partire dall’uso della mascherina, il cui obbligo viene confermato dall’ordinanza nei locali aperti al pubblico e nei luoghi all’aperto dove non sia possibile mantenere la distanza di un metro.
Rispetto agli spostamenti, da oggi cessano di avere effetto tutte le misure limitative della circolazione all’interno del territorio regionale (non serve più l’autocertificazione, si possono raggiungere anche amici e conoscenti), mentre è ammesso lo spostamento anche al di fuori dell’Emilia-Romagna (non oltre la provincia o il comune confinante), da parte di residenti in province o comuni collocati sul confine, previa però comunicazione congiunta ai prefetti competenti da parte dei presidenti delle Regioni, dei presidenti delle Province o dei sindaci dei Comuni tra loro confinanti. Una novità molto attesa dai residenti di quei territorio, ad esempio Castelvetro, che pur vivendo nella nostra provincia gravitano sostanzialmente su Cremona e la Lombardia.
Resta il divieto di uscire dalla quarantena, così come di spostarsi se positivi al Coronavirus.
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