Covid nei malati oncologici, da Piacenza lo studio mondiale
21 Maggio 2020 04:38
A Piacenza è stato realizzato il primo studio, a livello mondiale dopo la Cina, sul rapporto tra malato oncologico e Covid 19. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista internazionale Future Oncology. A rivendicarne la paternità, con grande orgoglio ed emozione, è il professore Luigi Cavanna, l’oncologo piacentino che, per primo, ha capito l’importanza di curare tempestivamente i malati di Coronavirus a domicilio. Lo studio, condotto con la sua equipe, ha mostrato alcuni dati interessanti. Tra gli oncologici si sono ammalati di più gli uomini, ma la mortalità si è registrata soprattutto tra le donne. Il dato più importante riguarda la possibilità per chi è stato colpito dal Covid ed è guarito, di proseguire con il trattamento antitumorale. “Piacenza è la prima città di un Paese occidentale, ad aver realizzato questo studio, ancora prima degli Stati Uniti – racconta Cavanna.
In questi due mesi e mezzo il medico piacentino ha girato nelle case dei piacentini, affetti dal temibile virus ed è intervenuto con l’assistenza nei primi giorni di malattia. “Oggi abbiamo capito, grazie all’esperienza maturata, che le medicine somministrate nelle fasi iniziali del virus possono davvero fare la differenza. Bastano pochi giorni di ritardo per sviluppare danni molto gravi”– spiega Cavanna. L’oncologo spiega i momenti difficili vissuti dalla nostra città: “E’ stato terribile, improvvisamente è arrivata questa infezione che ci ha travolti e non ci aspettavamo che fosse così grave. Abbiamo perso tanti concittadini e a loro va il nostro pensiero. Le cose stanno cambiando in meglio ma non dobbiamo abbassare la guardia. Adesso che sappiamo come si trasmette occorre essere prudenti indossando le mascherine e mantenendo il distanziamento sociale”. Il primario di oncologia dell’ospedale di Piacenza ci tiene a ringraziare tutti i colleghi e la città: “Oltre all’impegno degli operatori socio sanitari, i piacentini si sono dimostrati uniti e di una solidarietà commuovente. Piacenza deve essere fiera di quello che è fatto”.
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