Sagre con cibo da asporto: scoppia la polemica tra Fipe e Pro Loco
27 Maggio 2020 19:10
Le sagre sono un appuntamento immancabile nell’estate dei piacentini. Durante la bella stagione una miriade di volontari delle Pro Loco si impegna per le tradizionali feste di paese dove a farla da padrone sono il buon cibo, la compagnia e la musica. Non sarà così per l’estate 2020. La voglia di stare insieme potrebbe favorire il contagio da Coronavirus e, per evitare una nuova ondata dell’epidemia, è necessario rispettare le regole del distanziamento sociale che mal si conciliano con una sagra popolare. Gli eventi sono stati annullati ma per rispettare le tradizioni alcune Pro Loco si stanno organizzando per la consegna a domicilio o il take away dei piatti tipici delle sagre.
Lo ha fatto ad esempio la Pro Loco di Sarmato annunciando su Facebook che la Festa del Salame in programma a fine giugno prevede la consegna a domicilio nel comune di Sarmato. Un’iniziativa che ha suscitato l’immediata reazione del presidente della Fipe, Cristian Lertora: “Per una questione di educazione credo che non sia opportuno organizzare feste di questo tipo. I pubblici esercizi a causa della pandemia sono stati chiusi per tre mesi e adesso la gente fa fatica a tornare al ristorante e gli incassi sono ridicoli. Chiediamo alle amministrazioni comunali di scoraggiare simili iniziative. I volontari possono impegnarsi in altri tipi di attività a servizio della comunità”. Il post di Lertora su Facebook ha ottenuto l’appoggio di altri colleghi della categoria. Non si è fatta attendere la replica del presidente dell’Unione provinciale delle Pro Loco Franco Villa: “Le sagre sono organizzate per valorizzare i prodotti tipici locali, quest’anno non ci saranno ma l’asporto è consentito e probabilmente diverse Pro Loco sceglieranno questa modalità. Non accetto questa polemica né soprattutto sentirci dire quale tipo di volontariato dobbiamo fare perché in questi mesi ci siamo impegnati per donare fondi agli ospedali, portare a casa la spesa o altre attività.”. Già in passato si erano registrate frizioni tra la Fipe e le Pro Loco per le norme relative alle norme sulla sicurezza e le agevolazioni fiscali per le sagre.
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