“Riaprire le scuole a settembre”, al via gli incontri in Regione
15 Giugno 2020 03:53
Primo passo istituzionale, ad opera dell’Ufficio Scolastico Regionale assieme alle Province, alla Città metropolitana di Bologna, e ai Comuni capoluogo, verso la riapertura delle scuola da settembre, con il primo di una serie di incontri settimanali per fare il punto sulle indicazioni ministeriali. I temi sul tavolo sono gli spazi nelle scuole e servizi di trasporto sicuri, ma anche un’offerta formativa e una nuova didattica, che tenga conto delle competenze e delle esperienze acquisite anche attraverso le nuove tecnologie digitali durante l’era Covid. Un rinnovato rapporto di fiducia fra scuole e territorio.
“La riapertura della scuola – sottolinea l’assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni – è la nostra priorità, perché senza scuola siamo un Paese miope e senza futuro. Abbiamo aperto quasi tutte, se non tutte, le attività economiche, ed è quindi giusto riaprire anche le scuole”.
Gli incontri serviranno a condividere le linee di azione, garantire una comunicazione unitaria e adeguata alle famiglie, a presidiare le informazioni e mantenere il costante raccordo con il livello nazionale, rispondendo tempestivamente alle criticità. Oltre che a coinvolgere, di volta in volta, i soggetti che possono costruire con le istituzioni un’offerta scolastica ricca, aperta, inclusiva e all’altezza delle aspettative delle famiglie e dei giovani della nostra Regione.
L’obiettivo è condividere e costruire con l’impegno congiunto, nella chiarezza e nel rispetto dei ruoli, “la scuola aperta che vogliamo” per garantire a settembre, oltre ad una scuola sicura, anche una ricchezza di offerta, in linea con le esigenze di apprendimento e arricchimento dei saperi dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze e in grado di corrispondere alle aspettative delle famiglie, che nelle fasi 1 e 2 dell’emergenza Covid hanno svolto un ruolo particolarmente impegnativo, per dare continuità e successo all’esperienza della formazione a distanza. Ciò significa, quindi, mettere a disposizione spazi e strutture, ma anche opportunità educative, formative, culturali per l’arricchimento dell’offerta scolastica.
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