Ansie da Covid e lutti negati: un numero per chiedere aiuto

17 Giugno 2020 12:37


Problemi legati al Covid, ai lutti “negati” nei tragici giorni di massima emergenza-sanitaria, ma anche problemi di tutti i giorni che possono colpire chiunque, dall’aggravarsi di una malattia alle crisi familiari fino alla perdita del lavoro. Ancora: sofferenza, ansie, paure, interrogativi che angosciano nel timore che un figlio sia entrato in contatto con sostanze stupefacenti, o che un  congiunto sia diventato schiavo del gioco d’azzardo.

Per cercare di dare un aiuto in tutte queste situazioni l’associazione  “La Ricerca” presenta Ar.CA (Area Consulenze e ascolto), il nuovo servizio alle persone e alle famiglie in difficoltà e disponibile al numero 346.6747670. Risponde Donatella Peroni, operatrice storica dell’associazione, e tramite lei dopo un primo colloquio si entra in contatto con professionisti dell’ascolto, ciascuno con una propria competenza legata alla complessità delle problematiche che possono affliggere le persone: la difficoltà ad affrontare un lutto, una malattia, il pesante carico di responsabilità che implica il prendersi totalmente cura di un proprio familiare non autosufficiente, la perdita del lavoro, una crisi in famiglia, problemi di coppia, incomunicabilità con i figli, problemi legati alla dipendenza da sostanze, da alcol, dal gioco d’azzardo…. Difficoltà che si sono acuite in queste settimane di lockdown.
Il numero di Ar.CA è attivo nei giorni feriali dalle 9 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30. Stessi orari di apertura della sede dell’associazione in Stradone Farnese 96 (numero del centralino 0523.338710). “Nella portineria – viene specificato – è stata allestita una postazione ufficio per presidiare le modalità di ingresso e di comportamento dei dipendenti e dei visitatori nel rispetto delle disposizioni governative per la tutela della salute di tutti. Sono ripresi anche i colloqui individuali, per i quali è possibile utilizzare la saletta al piano terra, la biblioteca, il salone e alcuni uffici al primo e al secondo piano. Unica eccezione l’attività dei gruppi Ama (Auto-Mutuo-Aiuto) che proseguiranno i percorsi già attivati a distanza attraverso videochiamate con cellulare o computer ancora per qualche settimana”.

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