Trasporto pubblico, oggi pomeriggio quattro ore di sciopero. Possibili disagi

18 Giugno 2020 11:42

Sciopero nazionale di 4 ore del trasporto pubblico oggi pomeriggio, 18 giugno, proclamato dal sindacato Usb. L’adesione allo sciopero da parte dei lavoratori Seta potrebbe dar luogo a disagi per quanto riguarda la regolarità del servizio, con le modalità di seguito elencate.

Servizio urbano: possibili astensioni dalle ore 18:00 alle ore 22:00 (sono garantite le corse in partenza dal capolinea fino alle ore 17:45; non sono previste corse dopo le ore 22:00)
Servizio extraurbano: possibili astensioni dalle ore 18:00 alle ore 22:00 (sono garantite le corse in partenza dal capolinea fino alle ore 17:30; non sono previste corse dopo le ore 22:00)
Il servizio riprenderà regolarmente con le corse che inizieranno dopo il termine delle eventuali astensioni dal lavoro. Le corse garantite anche in caso di sciopero sono indicate nelle tabelle orarie pubblicate nella sezione “Linee“.

Informazioni in tempo reale sull’effettivo passaggio dei bus sono disponibili direttamente sul proprio smartphone/tablet, scaricando l’applicazione gratuita “Seta”, disponibile negli store online delle piattaforme Apple/Android. Il servizio è accessibile anche attraverso la sezione “Quanto manca?”.
Per ogni ulteriore informazione è a disposizione degli utenti il servizio telefonico di SETA al numero 840 000 216.

LE MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO NAZIONALE:
– Tutela della salute e sicurezza dei Lavoratori e della Collettività nella Fase 2;
provvedimenti di prevenzione inadeguati, anche in previsione della nuova
organizzazione che subirà il settore in vista delle prossime scadenze di riapertura
generalizzata delle attività ed in particolare dei servizi scolastici;
– Nessuna misura a sostegno del Lavoratori del TPL varata dal Governo; che si è
mosso unicamente in favore delle aziende esercenti il Servizio Pubblico Locale
prevedendo sia il finanziamento al 100% dei corrispettivi (art. 92 c. 4-bis DL Cura
Italia), sia un Fondo di 500 milioni per il risarcimento mancati introiti (art. 200 DL
Rilancio). Misure che rendono ingiustificabile il massiccio ricorso al Fondo Bilaterale
di Solidarietà e che sottraggono risorse per la garanzia dei livelli occupazionali e
salariali agli addetti del settore;
– Ri pubblicizzazione dei servizi essenziali: mai come in questa drammatica fase di
pandemia si è evidenziato l’importanza che i servizi pubblici essenziali tornino ad
essere gestiti in modo diretto dall’ente pubblico e non da Aziende che mirano a
pubblicizzare le perdite e privatizzare i profitti.

 

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