Riapre la mensa della Caritas, i volontari tornano ai fornelli: “Povertà raddoppiata”
23 Giugno 2020 13:34
La risposta più efficace all’emergenza sociale da Coronavirus è stata messa sul tavolo (letteralmente) in via San Vincenzo: un piatto di pasta al pomodoro, ricotta e zucchine. La mensa della Caritas di Piacenza ha infatti riaperto i battenti dopo il lungo stop dovuto all’allerta sanitaria. E le richieste sono quasi raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: oggi (23 giugno) – e così nelle prossime settimane – i poveri in coda per un pasto caldo sono quasi un centinaio. “Nel giugno del 2019 – spiega il direttore dell’ente Mario Idda – erano una cinquantina. Parliamo di senzatetto, cittadini senza fissa dimora e persone in condizione di forte difficoltà economica”.
Il Covid ha creato nuove sacche di povertà, che la Caritas – fin da subito, all’apice della crisi epidemiologica – ha intercettato con borse viveri e servizi di ascolto. Ora il supporto alla fragilità si fa ancora più strutturato, grazie al ritorno dei volontari in cucina: “La sala da pranzo resta chiusa, ma gli operatori – chiarisce Idda – preparano i piatti caldi per il pranzo da consegnare alle persone assistite. La distribuzione viene effettuata in via Giordani. La cena, invece, consiste in un alimento freddo servito in collaborazione con la ditta Italia Chef”.
L’azienda privata ha iniziato a lavorare insieme a Caritas per la somministrazione dei pasti già nei momenti più critici dell’epidemia: “Inoltre – comunica il direttore generale di Italia Chef Stefano Pisoni – abbiamo regalato all’associazione una macchina per sigillare le confezioni di cibo in assoluta sicurezza e igiene”.
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