Antonino d’oro 2020 alla “Città di Piacenza e provincia”
24 Giugno 2020 12:23
Quest’anno l’Antonino d’oro va alla città di Piacenza e provincia. Lo hanno stabilito i Canonici del Capitolo della Basilica di Sant’Antonino martire. “Il conferimento del premio vuole essere un atto di stima e di gratitudine nei confronti di tutte quelle persone che in questi ultimi mesi si sono impegnate, con generosità e coraggio, a far fronte alla terribile pandemia che duramente ha colpito la nostra città di Piacenza e la sua provincia – si legge nella nota- tantissimi sono stati i piacentini che hanno manifestato un grande senso di responsabilità civica e di solidarietà umana, mossi dal vivo desiderio di contribuire affinché venisse sconfitta la diffusione dell’infezione da Covid-19 che tanta sofferenza ha causato e sta causando all’interno delle nostre comunità. Una ferita che difficilmente si potrà rimarginare, poiché causata dalla morte di oltre mille persone (tra le quali anche sei sacerdoti della nostra diocesi) che improvvisamente sono state strappate all’affetto dei loro cari e alla vita della collettività. Insieme a loro, non possiamo dimenticare la sofferenza degli anziani rimasti “rinchiusi” per tanto tempo nelle loro abitazioni o nelle case di riposo e che non hanno potuto ricevere le visite dei loro parenti e amici – scrive il presidente del Capitolo, Don Giuseppe Basini– così come il dolore di numerose famiglie che si trovano in seria difficoltà economica o che stanno vivendo forti conflitti al loro interno e la sofferenza silenziosa, a volte dimenticata, dei nostri bambini e adolescenti impediti di frequentare la scuola, gli amici e i luoghi di aggregazione così importanti per la loro crescita personale. In questo “oceano di dolore” non possiamo dimenticare le persone che hanno vissuto il tempo del lockdown in strada. Alcuni si sono ammalati e hanno perso la vita. La loro morte la riteniamo una dura sconfitta per la nostra città. Poi c’è il virus della paura, come conseguenza di tutto ciò che è accaduto e potrebbe accadere in autunno, che rischia di condizionare i nostri rapporti con gli altri spingendoci a far crescere la diffidenza e la sfiducia.
IL RINGRAZIAMENTO – In primo luogo desideriamo evidenziare la testimonianza di chi si è trovato più “esposto” nell’affrontare questa emergenza: i medici, gli infermieri, i farmacisti e tutto il personale sanitario e di servizio ospedaliero. In questi ultimi mesi hanno rappresentato il volto più bello della nostra comunità – prosegue Don Basini – insieme a loro riteniamo ammirevole l’impegno profuso dagli amministratori della cosa pubblica, dalle forze dell’ordine, dai numerosi volontari tra i quali anche molti giovani, insieme ai tanti lavoratori che non hanno mai smesso di garantire a tutti i beni e i servizi essenziali per la nostra vita personale e sociale. Così come è motivo di speranza la grande generosità dei numerosi sacerdoti, religiosi e laici che, senza clamore e in vari modi, hanno aiutato tante persone a non cedere alla disperazione. È proprio da questi segni di speranza e da tanti altri che stanno germogliando che possiamo e dobbiamo ripartire. Non per tornare quelli di prima, ma possibilmente per essere persone capaci di avere una vera attenzione per l’altro, disposte a costruire un mondo più giusto, più umano, più sano di quello che questa pandemia improvvisamente ha fermato e rivelato essere profondamente malato. Come ha ricordato il nostro presidente Sergio Mattarella: “Questo è tempo di un impegno che non lascia spazio a polemiche e distinzioni. Tutti siamo chiamati a lavorare per il nostro Paese, facendo appieno il nostro dovere, ognuno per la sua parte”.
Il premio “Antonino d’oro”, giunto alla 35esima edizione, viene annualmente sponsorizzato e patrocinato dalla Famiglia Piasinteina. Verrà consegnato personalmente dal vescovo Gianni Ambrosio sabato 4 luglio nella basilica di Sant’Antonino a conclusione della celebrazione eucaristica delle ore 11. Lo ritirerà, rappresentando simbolicamente tutti i piacentini, Patrizia Barbieri sindaco di Piacenza e presidente della Provincia.
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