Omicidio Pomarelli, la procura ha firmato il nullaosta per la restituzione della salma alla famiglia

22 Luglio 2020 03:30


La salma di Elisa Pomarelli, uccisa il 25 agosto dello scorso anno da Massimo Sebastiani, non è più a disposizione della procura della Repubblica di Piacenza. Le indagini sono state concluse ed è stato firmato il nullaosta per la restituzione della salma ai familiari che potranno definire la data del funerale. Per ragioni burocratiche gli atti non sono ancora stati notificati agli avvocati difensori della famiglia. Il prossimo passo della giustizia sarà la richiesta di rinvio a giudizio dell’accusato.

Il pm Ornella Chicca che ha coordinato le indagini aveva disposto l’esame genetico forense per l’analisi di tracce biologiche, quello medico legale compiuto sul corpo della ragazza e quello compiuto dai carabinieri dei Ris di Parma sulla busta consegnata da Sebastiani all’amico Silvio Perazzi a Sariano di Gropparello. Indagini che hanno richiesto lungo tempo e approfondimenti affinchè nulla fosse lasciato al caso anche se Massimo Sebastiani aveva confessato subito dopo la cattura. Intanto è stata fissata la prima udienza preliminare del processo, il 4 agosto.

Il delitto era avvenuto lo scorso 25 agosto a Campogrande di Carpaneto. Sebastiani è accusato dell’omicidio, mentre Perazzi, è accusato di favoreggiamento per aver aiutato il 46enne a nascondersi. Dopo aver assassinato la ragazza nel pollaio, Sebastiani si era dato alla macchia per giorni e giorni scatenando una spettacolare caccia all’uomo, alla quale avevano preso parte centinaia di persone fra carabinieri, vigili del fuoco e volontari con tanto di sommozzatori, elicotteri, droni e cani molecolari. Il fatto aveva suscitato un enorme clamore e Sebastiani per un paio di settimane era riuscito a tenere in scacco le ingenti forze che lo stavano cercando. Alla fine era stato trovato nei pressi dell’abitazione di Perazzi a Sariano.

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