Fit Cisl, inaugurata la saletta in memoria dei macchinisti morti

24 Luglio 2020 11:15

“Ci vediamo questa sera”. Così dissero alle mogli Paola e Chiara, prima di uscire di casa, la mattina di giovedì 6 febbraio, la borsa a tracolla come sempre, una giornata di lavoro ad attenderli. Eppure Giuseppe Ciccù e Mario di Cuonzo, a casa, non torneranno mai.

Il deragliamento, avvenuto a Ospedaletto Lodigiano tra Piacenza e Lodi, del treno Frecciarossa 9595 partito da Milano centrale e diretto a Salerno sul quale lavoravano i due macchinisti di 51 e 59 anni ha strappato per sempre dalle loro famiglie questi lavoratori, mariti, padri.

A loro è dedicata la saletta che questa mattina, venerdì 24 luglio, il sindacato Fit Cisl ha voluto riaprire al binario 1 della stazione di Piacenza. Una targhetta d’oro all’ingresso.

“Questa inaugurazione – ha spiegato Aldo Cosenza, segretario generale Fit Cisl – vuole essere un monito, un grido, per dire al governo e a tutte le istituzioni che non bisogna abbassare la guardia. In Italia si va sempre alla ricerca dell’errore, quando in realtà la vera missione sarebbe proprio quella di impedire che accada di nuovo”. Ed è allo stesso governo che Fit Cisl l’ancia un appello: “Chiediamo a gran voce che il sindacato entri nella discussione sulla ripartizione dei 209 miliardi di euro del Recovery Fund. Riteniamo che una parte consistente di questi soldi debba essere spesa in tecnologie, ricerca e informazione. Tre elementi che formano quella che è la sicurezza”.

“La saletta – ha quindi commentato Salvatore Buono, segretario provinciale Fit Cisl – sarà un presidio attivo per ferrovieri e autoferrotranvieri, in modo da unire il mondo del trasporto pubblico locale. Le nostre sedi – ha concluso – stanno tornando nei luoghi di lavori per stare al fianco dei lavoratori”.

 

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