Omicidio Pomarelli, un anno di dolore prima del funerale
24 Agosto 2020 18:29
Era uscita dall’abitazione di Borgotrebbia alle 12.30 di domenica 25 agosto 2019 e da allora non ha più fatto ritorno. La 28enne Elisa Pomarelli si fidava dell’amico più grande, Massimo Sebastiani di 46 anni, con il quale condivideva la passione per l’agricoltura. Lui però, innamorato respinto, dopo il pranzo in un ristorante di Ciriano di Carpaneto, l’ha uccisa nel suo pollaio a Campogrande. Da quel pomeriggio il telefono di Elisa è rimasto muto mentre Massimo è stato notato in diversi locali della provincia prima di scomparire nel nulla intorno a mezzanotte. La macchina delle ricerche ha lavorato per quasi due settimane tra i comuni di Gropparello, Morfasso e Lugagnano fino all’arresto avvenuto davanti all’abitazione dell’amico Massimo Perazzi, a Sariano di Gropparello. E’ stato Sebastiani a indicare agli inquirenti il punto del bosco in cui aveva portato la ragazza dopo il delitto. La flebile speranza della famiglia si è infranta il 7 settembre ed è sprofondata in un dolore inimmaginabile reso ancora più drammatico dalle necessità legate alle indagini. Per undici mesi la salma rimasta all’istituto di Medicina legale di Pavia dove si è svolto l’esame autoptico. Poi il lockdown e un intoppo burocratico hanno prolungato lo sconforto dei familiari che, a un giorno dal primo anniversario della morte, hanno potuto celebrare il funerale. Da oggi, 24 agosto 2020, Elisa riposerà per sempre al cimitero di Borgotrebbia. Per Massimo Sebastiani il 4 agosto si è aperto il processo per omicidio volontario e distruzione di cadavere con l’aggravante della minorata difesa. L’operaio sarà giudicato con il rito abbreviato, che prevede l’assenza di dibattimento in aula e lo sconto di un terzo della pena. Il tutto è subordinato alla perizia psichiatrica che accerterà le capacità di intendere e di volere al momento del fatto. la prossima udienza è fissata per il 14 dicembre.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE