Studio regionale sul Covid: “Potrebbe dimezzare le vittime”
31 Agosto 2020 13:30
Descrive il meccanismo responsabile della elevata mortalità in terapia intensiva dei pazienti affetti da Covid-19 e sostiene che, grazie a due semplici esami, è possibile una diagnosi precoce in grado (assieme al supporto del massimo dell cure in terapia intensiva) di portare a un calo della mortalità fino al 50%.
Si tratta di una nuova ricerca, condotta dal Policlinico Sant’Orsola di Bologna che ha coinvolto anche il Policlinico di Modena e l’Università di Modena e Reggio Emilia, pubblicata sulla rivista scientifica “Lancet”.
“Questo studio – commentano il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini – ha gettato le basi per segnare un significativo passo in avanti nella lotta al virus, che potrebbe portare a raddoppiare il tasso di sopravvivenza nei pazienti più gravi nell’attesa del vaccino, speriamo tutti la più breve possibile. Gli incredibili risvolti che questa scoperta potrebbe avere sono a disposizione di tutta la comunità scientifica internazionale grazie alla pubblicazione su una rivista autorevole come Lancet, ma è importante sottolineare anche il valore simbolico dello studio. A tutti i medici, ai ricercatori e gli accademici coinvolti – concludono Bonaccini e Donini – va il nostro grazie e quello dell’intera comunità regionale, per darci una nuova speranza di evitare ulteriori vittime in un momento in cui il virus non è ancora sconfitto e nel quale le regole devono continuare a essere rispettate. E questo è sempre bene ricordarlo”.
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