Lunedì studenti in classe con le cattedre vuote: mancano i supplenti
08 Settembre 2020 13:38
Siamo alle solite, la scuola sta per ripartire (14 settembre) e, in molti casi, gli studenti piacentini torneranno in classe senza insegnanti. Le chiamate per i supplenti inizieranno da venerdì 11 settembre e proseguiranno ad anno scolastico già iniziato. In più c’è l’aggravante dell’emergenza Covid, che ha messo in ginocchio un sistema già più che vacillante. I sindacati lo avevano predetto soprattutto alla luce dell’introduzione delle graduatorie provinciali “piene di errori”, come sottolinea Giovanni Zavattoni (Flc Cgil): “Le cosiddette Gps, come avevamo già annunciato, sono da correggere e questo rallenterà ulteriormente la macchina organizzativa – spiega il sindacalista. Le scuole riprendono senza docenti e la situazione è preoccupante”. L’emergenza Coronavirus pesa come un macigno anche sulla questione dei lavoratori ritenuti fragili, come immunodepressi o malati oncologici. “I dirigenti scolastici sono lasciati soli anche in questa partita – spiega Zavattoni – manca una circolare più operativa che spieghi che cosa fare nel caso in cui un medico competente accerti che un docente o un operatore rientra nella categoria dei soggetti ritenuti a rischio”.
E se poteva esserci almeno una buona notizia, purtroppo anche sui fondi messi a disposizione per reperire organico aggiuntivo le criticità non mancano: “La distribuzione dei fondi avviene in maniera poco trasparente – spiega Zavattoni – pensiamo che la scuola Calvino di Piacenza avrà a disposizione un budget di 50mila euro e l’istituto comprensivo di Fiorenzuola di 600mila. Inoltre il personale verrà reclutato per una supplenza di 9 mesi ma, in caso di un nuovo lockdown, verrà lasciato a casa senza possibilità di poter usufruire di ammortizzatori sociali. In un Paese civile è una decisione inaccettabile”.
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