Cosa succede se uno studente è positivo? Delledonne: “Quarantena per chi non si è protetto”
18 Settembre 2020 16:57
La scuola è iniziata da meno di una settimana e sta procedendo già a singhiozzo, sia a Piacenza che in molte altre province italiane, con intere classi finite in “quarantena” per la presenza di studenti positivi al Coronavirus. E’ quanto accaduto anche alla scuola primaria Don Minzoni e alla scuola secondaria di primo grado Calvino di Piacenza dove la positività di due fratelli ha comportato l’isolamento, per 14 giorni, di 54 persone tra compagni, docenti e altro personale. Tutti gli interessati sono stati sottoposti al tampone nel pomeriggio del 18 settembre. Un provvedimento stabilito dal dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Piacenza, in base alle disposizioni vigenti per contrastare la diffusione del virus.
“Cercheremo di ridurre al minimo i disagi, evitando di chiudere un’intera scuola – spiega Marco Delledonne, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica di Piacenza, ma in questa delicata fase dobbiamo provvedere all’indagine epidemiologica individuando i contatti stretti dei “positivi”, che devono essere sottoposti a quarantena. Se non abbiamo garanzia che i contatti siano stati costantemente protetti, indossando i dispositivi di protezione individuale (FFp2 per esempio), siamo tenuti a procedere. Purtroppo, anche per insegnanti e dirigenti scolastici, risulta molto difficile garantire che gli studenti di una stessa classe non siano mai entrati in contatto, questo è il motivo per cui, generalmente, si provvede ad isolare tutti i presenti in aula”.
Delledonne ricorda che chi rientra dai paesi esteri ritenuti a rischio e con obbligo di quarantena deve rispettare le disposizioni rimanendo in isolamento e sottoponendosi al tampone di controllo. “Purtroppo spesso sono i comportamenti individuali a fare la differenza, non è possibile controllare tutti” – conclude Delledonne.
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