Restaurato lo stemma comunale nel ricordo di Gianni Levoni
21 Settembre 2020 16:50
Un amore genuino e schietto per Piacenza. Una passione viscerale per i piacentini che, d’ora in poi, resterà per sempre impressa sulle pareti del cuore politico della nostra città. Nel ricordo di Gianni Levoni, ex assessore e autore di alcune delle canzoni dialettali più conosciute, lo stemma comunale è stato restaurato ed esposto di nuovo all’interno della sala consigliare di palazzo Mercanti. L’opera di riqualificazione del dipinto – risalente al diciottesimo secolo – è stata finanziata dalla famiglia Levoni e presentata oggi pomeriggio (21 settembre) nel salone monumentale di palazzo Gotico, per poter accogliere in piena sicurezza la folta platea di presenti, tra cui diversi amici e famigliari.
La cerimonia è stata aperta con un vero e proprio inno piacentino, scritto da Levoni: “Tal dig in Piasintein”. La canzone è stata interpretata da Marilena Massarini, che ha ricordato il suo rapporto con l’amministratore e autore dialettale scomparso 26 anni fa: “Gianni mi insegnò i brani in piacentino parola per parola, sillaba per sillaba. Sono cresciuta anche grazie a lui, gli devo tanto”. Ermanno Mariani, scrittore e giornalista di Libertà, ha messo in luce un altro aspetto della storia personale di Levoni: il suo impegno come partigiano nella brigata “Volante Ballonaio”. Il figlio Antonio Levoni, consigliere comunale in quota Liberali, ha ringraziato tutti i presenti con le lacrime agli occhi. “Il restauro dello stemma comunale – ha sottolineato il sindaco Patrizia Barbieri – valorizza l’identità piacentina che Levoni ha sempre voluto manifestare”.
CARATTERISTICHE – Lo stemma di Piacenza, alto quasi tre metri e affisso nella sala consigliare di palazzo Mercanti, risale al diciottesimo secolo. Il restauro – dal valore di circa 5mila euro – è cominciato nel dicembre dell’anno scorso e terminato il 4 agosto del 2020, sotto la supervisione della Soprintendenza. A curare l’intervento è stata Margherita Levoni, nipote di Gianni. Dopo l’imballaggio e il trasporto in un laboratorio ligure, l’opera è stata sottoposta alle operazioni di analisi, pulitura e integrazione pittorica. La superficie, infatti, presentava tratti ingialliti e neri, complici lo smog entrato dalle finestre e il fumo delle sigarette consentito fino a poco tempo fa.
CHI ERA GIANNI LEVONI – Gianni Levoni è stato un personaggio a tutto tondo: amministratore pubblico, ha ricoperto il ruolo di assessore con la Giunta Ghillani tra il 1970 e il 1975 e con la Giunta Tansini dal 1980 al 1985. Ha fatto parte della massima assise piacentina dal 1970 al 1990 e ha ricoperto altri incarichi pubblici tra i quali quello di amministratore dell’Azienda sanitaria negli anni Ottanta. A lui è dedicato inoltre l’impianto da calcio di Sant’Antonio e la sua verve e il suo amore per la città di Piacenza sono stati significativi; partigiano, è l’autore della canzone piacentina più conosciuta, un inno alla nostra terra, “T’al dig in piasintein”.
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