“L’arte è di tutti”, ha riaperto XNL con oltre 170 opere contemporanee
26 Settembre 2020 18:17
“Il collezionista deve ricoprire un ruolo sociale e dare la possibilità di rendere le opere accessibili a tutti, anche a chi non ha la possibilità di possederle”. Sono le parole di Luisa Coerezza Marinoni, tra i 18 collezionisti che hanno reso possibile il mantenimento della mostra “La Rivoluzione siamo noi”, ospitata all’interno dello spazio XNL di Piacenza che ha riaperto i battenti oggi, 26 settembre, dopo uno stop di sei mesi, causato dall’emergenza Coronavirus. Sono 170 le opere “concesse” alla città di Piacenza ancora fino a gennaio 2021.
La mostra è curata da Alberto Fiz, organizzata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, col patrocinio del MiBACT – Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, della Regione Emilia-Romagna, con un progetto di allestimento di Michele De Lucchi e AMDL CIRCLE e la consulenza scientifica del Polo Territoriale di Mantova del Politecnico di Milano. I Marinoni hanno “prestato” allo spazio Sequestro di persona di Michelangelo Pistoletto. In questo lavoro realizzato nel 1980, lo spettatore entra in contatto con una figura vista di spalle con il volto coperto e le mani legate che sembra evocare il periodo drammatico del terrorismo. Il percorso espositivo si arricchisce inoltre di tre creazioni di Christo, quale omaggio al maestro bulgaro, recentemente scomparso, che hanno come riferimento i suoi celebri interventi realizzati in Italia negli anni settanta.
“Questa mostra vuole dare il senso del collezionismo italiano, come è cambiato ma soprattutto per quale ragione si colleziona – spiega il critico Eugenio Gazzola. Sono rappresentati soprattutto artisti dell’arte povera, di un movimento non recente, nei pieni anni ’70, perché fa parte del gioco della sedimentazione, di un collezionismo di ricerca che punta sul presente”.
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